Funeral Mantra

Afterglow

Sono già passati diversi anni da quando Afterglow ha visto la luce essendo un disco uscito nel 2015 fatevi due conti e vi escono gli anni che sono passati dalla uscita.

Malgrado questo il disco regge benissimo il peso degli anni merito di una produzione ottima e professionale  che permette al disco stesso di arrivare ai giorni nostri.

L’occasione di questa recensione mi è stata data dal fatto che la band romana ha partecipato al Metal Battles contest che avrebbe selezionato una band per il festival dell’agglutination, che si terrà allo stadio Senise di Potenza sabato 6 Agosto. 2022 La serata in questione  si è svolta al dissesto di Tivoli con la partecipazione di altre  band tutte validissime.Il disco in pratica mi è stato consegnato in occasione della serata. I Funeral Mantra  ci propongono un genere fatto di Doom psichedelia  settantiana e riff sabbatthiani. Ma non sono solo questi, si perché nella loro musica sono presenti band blasonate che fanno di questa scena una nicchia consistente in Black Label Society, Spiritual Beggars, Orange Goblin, Kyuss, Pentragram etcetc. Tutte band che hanno avuto la peculiarità di rallentare i riff per renderli ancora più pesanti ed asfittici. Anche in Italia ce una buona scena con gli Helligator Void of Sleep etc.etc.

Afterglow è stato registrato presso il Moon Voice studio di Luciano Chessa e poi masterizzato da Marco Pasini deii Void of sleep. Questo esordio consiste di 10 brani composti da riff tellurici e taglienti come lame,  le atmosfere che si colgono ci riportano tutte alle lande desertiche delle distese sabbiose americane.Si respira un’aria settantiana, pur essendo il disco maledettamente moderno ma con la capacità di rimanere ancorato agli stilemi del passato che grande parte ha avuto nella formazione dei Funeral . Purtroppo come spesso succede nelle band anche i Funeral Mantra hanno avuto a che fare con i cambi di formazione, ed infatti la formazione rispetto al disco è diversa rispetto a quella che ha poi partecipato al contest. Questo cambio di elementi però non ha dato problemi ed i brani che la band ha portato dal vivo, sono stati eseguiti perfettamente e dal vivo sono sembrati ancora più distruttivi.Chiaramente la formazione ha subito nel frattempo dei cambiamenti ed attualmente il cantante non è quello che ce su disco, infatti si chiama Massimiliano “Mad” Curtis. Evidentemente la band ha saputo scegliere bene, perché il cantante nuovo ha dato dimostrazione di enorme talento, ed il giusto timbro vocale (qualcuno l’ha definito come una sorta di “orso ferito” ed una zakkwildite in fase acuta. La sua voce rimane su toni alquanto cupi  contribuendo a dare maggior spessore ai pezzi.

Soulstice che apre la danze viene introdotta una voce narrante e chitarre minacciose salgono piano ed inesorabili, sino ad arrivare ai micidiali riff che il pezzo contiene. Un brano che sprizza  lava incandescente di sabbatthiana  memoria  ed anche la fantastica parte psichedelica contribuisce a dare al brano una suggestività fatta di luci ed ambienti scuri ovviamente la sensazione di trovarci in mezzo alle dune desertiche non ci lascerà per tutto il disco d’altronde  questa è la musica che ci troveremo ad ascoltare per almeno un oretta buona. IL secondo pezzo non è da meno in quanto la coppia di chitarristi Richard/Randy ci travolgono improvvisamente come un cazzotto di “the rock” nello stomaco e la voce cavernicola di Dude con grossi riferimenti alice in chains e type o negative proseguono nella loro opera distruttiva   lasciatemi dire che l’assolo qui è stupendo e posso dire tranquillamente che non quasi mai avuto la pelle d’oca durante l’ascolto  di un assolo di chitarra . io non voglio assolutamente fare  un track by track sarebbe troppo lungo ma giusto per farvi un idea di ciò che ascolterete in Afterglow sarà qualcosa di istruttivo per chi volesse accostarsi a questi suoni cavernicoli ed ancestrali sarà inesorabilmente catturato e fagocitato anche perché non sarete più gli stessi di quando avrete premuto play.

Andando avanti nel disco ci imbattiamo nella title track che è senza alcun dubbio il pezzo più  rappresentativo , introdotto da voci di monaci buddisti davvero incredibile quello a cui ci troveremo ad ascoltare. Nel frattempo la band romana ha vinto il contest metal battle  per la versione 2022 dell’agglutination festival ed  in procinto di partire  in questi giorni sicuramente tutta l’area del concerto sarà immersa dalle dune del deserto che vuoi il caldo ma anche e soprattutto la loro musica vi faranno immergere nei loro riff incandescenti e travolgenti .

Acoltare Afterglow a manetta in macchina da stare attenti durante la guida.

Stefano Bonelli

Soulstice
Dimension Onward
Gravestone Reveries
Brainlost
In These Eyes
Funeral Mantra
Parsec
Counterfeit Soul
Drifting
Afterglow

Vikk – bass
Richard – guitars
Randy – guitars
Simone “Dude”- vocals
Marco “Karonte”- drums

Formazione attuale:
Voce Massimiliano  -“Mad” Curtis
Chitarra: Riccardo –  “Richard” Pinnante
Chitarra: Roberto – “Randy” Cacucci
Basso – Simone Mochi
Batteria – Francesco Struglia