Evil King
The Dark Age
Questa band che si chiama Evil King mostra di avere dei connotati internazionali,e per dare ancora maggiormente questo taglio, sceglie un etichetta italiana nella fatti specie la elevate records
di Pino Magliani, il quale sta facendo un ottimo lavoro di marketing e booking mettendo sotto contratto valide bands e gli Evil King sono tra questi.La copertina ritrae dei templari intorno ad una sorta di tavolo di pietra dove sopra è posto il mitico sacro graal, per cui da quest’immagine si evincono le argomentazioni del disco, una storia che a che fare con la solita ricerca del graal che rappresenta poi una ricerca esistenziale.Musicalmente la band si attesta su territori classicamente power metal con qualche sguardo all’Inghilterra soprattutto per quanto riguarda la voce del cantante molto bravo per altro che sicuramente e si sente tantissimo, ce l’influenza di Bruce Dickinson.
La band suona davvero bene e nel disco non ci sono cadute di tono e questo ci permette un ascolto dinamico e piacevole essendo la struttura delle canzoni mai intricata e tendenzialmente semplici per via di un songwriting efficace e ben definito.Poi come detto gli Evil king suonano per suonare e ci sono dei punti di forza che risiedono sia nel chitarrista Spiros Rizos che nel già citato singer Pablo Ruiz Diaz, il quale ha personalità da vendere mostrando tutte le sue capacità interpretative soprattutto in canzoni come “kiss me Goodbye” ballad trascinantissima nella quale il buon Pablo ci mostra che quella di Bruce Dickinson non l’unica influenza , facendoci capire che anche Geoff Tate è presente nel suo modo di cantare da segnalare l’assolo tagliente come non mai che ti spacca il cuore.
Ovvio che loro due non sono i soli ad essere talentuosi perché la sezione ritmica segue come una macchina da guerra i due colleghi, il tutto per un risultato degno di nota. Un appunto che voglio fare,sta nel fatto che gli Evil King ci ripropongono in chiusura del disco la versione video clip di “Kiss me goodbye” che personalmente non capisco perché mi ha dato come l’impressione che si volesse allungare un brodo per altro già buono cosi com’era ,bastava solamente non aggiungere altro . Per fare un paragone culinario è come se tu aggiungessi dell’altro sale nella pasta perché magari pensi che è sciapa. Poi assaggi e t’accorgi che quello che hai fatto è salato e che forse era meglio fermarsi prima. A Parte questa inezia considero gli Evil King band a cui porgere la giusta attenzione.
Stefano Bonelli
Elevate Records
www.facebook.com/Evil-King-102157761586214
Intro (El Templario)
Jerusalem
The Dark Age
A Sinful Allegiance
Ancient Calling
Kiss Me, Goodbye
The Order Of Things
The Holy Grail
A Lonesome Vision
Apophis (The Bonescraper)
Kiss Me, Goodbye (Video Clip Edition)
Aristofanis Tzaerlis – bass
Aero Cristian – drums
Spiros Rizos – guitars
Pablo Ruiz Díaz – vocals (lead)