Dug Pinnick

Joey Bomb

Di Dug Pinnick, il carismatico ex frontman dei king’s X si erano piu o meno perse le tracce a livello solista (innumerevoli invece gli altri suoi progetti condivisi) da ‘Naked’ uscito nel 2013.

Praticamente una vita fa.  E se consideriamo che dei tredici pezzi contenuti in questo ‘Joey Bomb’ gran parte sono stati scritti durante il periodo di lockdown dovuto alla pandemia, converrete che si tratta davvero di lavori  concepiti in due vite diverse.Durante la loro carriera i Kings X pur non raggiungendo mai un pubblico enorme sono stati uno dei gruppi seminali di un certo hard rock e metal, influenzando in maniera più o meno pesante svariate band che non hanno mai fatto mistero dell’ascendente che Pinnick e soci hanno avuto su di loro.  Tra i Tanti ricordo ovviamente RHCP, Soundgarden, Pearl Jam tra i piu’ vicini concettualmente ma anche Pantera e Dream Theater non hanno mai nascosto le loro simpatie.

Ecco tutto questo preambolo per dire che in questo ‘Joey Bomb’ il cerchio sembra chiudersi.  L’album, molto bello, non segue schemi predefiniti; c’è un melting pot totale dove si perde totalmente la percezione di chi influenza e chi viene influenzato, certi suoni sono dei King’s X passati attraverso decine di altri gruppi e ritornati al mittente qui rivisti e corretti in salsa Pinnick.  Si passa dai ritmi funkeggianti scanditi dal basso mirabolante di Dug ad altri in cui aleggia lo spirito dei RATM e dei Black Sabbath . Questo è un album che non fa il verso ai KX ma che sicuramente verrà apprezzato da tutti i fan della band e non solo, come se ne fosse  una ideale espansione in salsa cupa. Nelle note di presentazioni del disco Dug lascia intendere che questo potrebbe essere il suo disco definitivo e di commiato a 70 anni suonati.  Ecco, semmai ci fosse bisogno di dimostrare che l’età anagrafica sia un concetto che appartiene solo agli uffici anagrafici, questo album ne è la dimostrazione.

Tuttavia, seppur fosse questo il suo canto del cigno, possiamo consolarci con due belle notizie: la prima è che   Joey Bomb è un disco magnifico, la seconda è che nel 2022 uscirà un nuovo lavoro dei King’s X e se questa è la condizione artistica di Dug sicuramente il ritrovarsi con i sodali di sempre, Ty Tabor in primis, ci fa sperare nell’ennesimo capolavoro di una delle bands piu’ sottovalutate di sempre.

Pino Magliani

Jon Boy
A Long Way From Home
Key Changer
Equally Divided
I Can’t Fight This Feeling
Like A Wolf
Social Distancing
Love And Fear
Long Live Love
Slaves
The Poison
Making Sense Of The Bones
Like A Wolf (Reprise)

LINE UP NOT AVAIBLE