Deep Purple
Live in Paris
Questo Live in Paris (concerto registrato nel 1975 a Parigi) era originariamente un bootleg, e come fu per Live in London è stato ufficializzato con una masterizzazione e nuovo missaggio ,consegnando un disco che fotografa il non buon periodo della band ,difatti di li a poco Blackmore lascia i Deep Purple per formare gli altrettanto seminali Rainbow .Da li in poi inizia il declino del profondo porpora senza però prima regalarci un lascito molto importante quale fu Come Taste The Band.
Rispetto a Live in London , la scaletta di live in Paris è molto più ricca e contiene anche brani che dal vivo si sono ascoltati molto poco quali The Gipsy e la versione di Space Truckin ed Highway Star a mio parere versione inferiori rispetto a quanto fatto dal vivo nei dischi precedenti dalla Purple mark II.
Se vogliamo dal vivo David Coverdale non era nemmeno lontanamente in grado di scalfire il trono lasciato vacante dall’immenso Gillan che allora dettava legge, e sicuramente Glenn Hughes era certamente superiore , e se mi permettete anche oggi Hughes sarebbe il cantante ideale per i Deep attuali (avendo conservato ed anche accresciuto le sue capacità vocali),essendo da tempo Gillan l’ombra di se stesso. Live in Paris esce poco tempo di prima della nuova release della band britannica ,che ad Aprile farà uscire il suo nuovo disco dalla copertina enigmatica (http://www.blabbermouth.net/soulflypremiere/purplequestion.jpg) disco che seguirà a All’ottimo Rapture of The Deep del 2005 e quindi capirete da voi che almeno dalle mie parti l’attesa per questo nuovo lavoro è spasmodica.
In conclusione Live in Paris non sconvolgerà troppo la vita dei fan nuovi ma soprattutto ai nuovi farà solamente piacere poter ascoltare un disco di cui avevano solamente ascoltato una versione non ufficiale ghiottissima occasione in attesa della nuova prova in studio .
Stefano Bonelli