CRASHDIET + POISON ROSE

Legend Club (MI) – 28-05-2022 a cura di Giacomo Cerutti le foto sono di Giulia di Nunno

Eccoci al Legend Club pronti per l’ultima serata della programmazione del ROCK IN PARK, durante la quale abbiamo visto esibirsi sul palco piccole, medie e grandi band italiane e straniere passando dal rock-heavy metal, al metal estremo all’hip hop, ecc.

Stasera in collaborazione con Bagana fanno ritorno i grandiosi CRASHDIET grandi esponenti dello sleaze metal svedese, forti della pubblicazione dell’ultimo disco Automaton uscito in aprile, ad accompagnarli abbiamo i nostri POISON ROSE pronti a debuttare con il primo disco Little Bang Theory, pubblicato ad aprile dalla Frontiers Music SRL.

Quando il locale apre non ci sono molte persone ma sufficienti ad accogliere calorosamente i POISON ROSE, che senza indugi esordiscono con Inner Wolf  spezzando il silenzio a colpi di hard rock melodico. Questo progetto nato quest’anno per portare alla luce il talento di Marco Sivo (produttore, arrangiatore, editor, corista e vocal coach) che per anni ha collaborato sia come cantante che come compositore con band come Time Machine, Gioeli-Castronovo, Lovekillers, Secret Sphere, Sweet Oblivion e Hell In The Club.

Col procedere dell’esibizione infatti le sue linee vocali spiccano grazie al timbro pulito, graffiato e di buona estensione, inoltre si dimostra un frontman dinamico perfettamente in grado di tenere un palco, degni di nota i musicisti al suo fianco a partire dal chitarrista Aldo Lonobile già militante nei Secret Sphere, Archon Angel e Sweet Oblivion, oltre ad aver suonato per un decennio negli storici Death SS, le sue corde assieme a quelle di Andrea Seveso dilagano riff e assoli in un intreccio di potenza e melodia.

purtroppo al basso non è presente Alessandro Del Vecchio (noto cantante, polistrumentista e produttore) in quanto impegnato a suonare con gli Hardline, ma il turnista che lo sostituisce fa comunque la sua bella figura riempiendo la ritmica con solide note, inoltre Alessandro essendo anche un’abile tastierista apporta ulteriore melodia al sound, logicamente le sue parti sono riprodotte in sede live, infine alla batteria abbiamo Edo Sala (ex Folkstone) che conferisce a ogni pezzo la giusta spinta picchiando con potenza calibrata e precisione. I pezzi proposti dal debut album Little Bang Theory hanno un bel tiro, complessivamente il riscontro da parte del pubblico aumentato è positivo, gli applausi non mancano mai sino al pezzo finale Devil (Knock On My Door) con la quale i POISON ROSE chiudono il loro esordio riscuotendo buon successo.

L’esibizione dei POISON ROSE ha dato la serata la giusta spinta, il locale si è riempito e i fans non vedono l’ora di scatenarsi a suon di sleaze metal, finalmente ecco i CRASHDIET impadronirsi del palco e ribaltare la folla urlante con Together Whatever tratta dall’ultimo lavoro Automaton. L’atmosfera diviene subito bollente alimentata dai quattro svedesi in perfetta forma, che lanciano sulla platea bombe sleaze come Down With the Dust, Reptile e Tikket giusto per citarne alcune, dato che ogni pezzo esalta al massimo i fans che cantano all’unisono, tanto che alcuni problemi d’audio iniziali passano inosservati, la potente presenza scenica è l’energia del sound regnano incontrastati.

La chitarra di Martin sfreccia come una saetta, le corde del basso di Peter rimbombano come tuoni, mentre alla batteria dopo che Eric Young ha lasciato la band per motivi personali, abbiamo una new entry di tutto rispetto ovvero Lacu ex batterista degli Hanoi Rocks ed attualmente militante nei Popeda, la cui esperienza risalta dai colpi inferti senza sosta su piatti e pelli giocherellando agilmente con le bacchette. Infine Gabriel tiene in pugno il pubblico grazie all’ormai consolidata padronanza del palco, le sue corde vocali graffiano i timpani come artigli, cerca molto il contatto chinandosi verso il pubblico puntando i piedi sulla transenna, oppure salendoci sopra tenendosi alla struttura che sorregge i riflettori.

Da Automaton estraggono ancora No Man’s Land inoltre Gabriel annuncia una sopresa lasciando il palco ai compagni che danno al pubblico un’ulteriore scossa omaggiando i Nirvana Territorial Pissings, inutile dire che durante il concerto l’emozione cresceva sempre di più, le uniche canzoni relativamente tranquille sono state It’s A Miracle e Beautiful Pain con la quale terminano la prima parte dello show, ma non preoccupatevi perché non lasceranno di certo i fans ancora affamati, infatti dopo una breve pausa tornano alla ribalta con una tripletta esplosiva cominciando con Breakin’ The Chainz, seguita da Queen Obscene durante la quale Gabriel scende tra la folla incitandola ulteriormente, infine Generation Wild segna la fine di un’esibizione adrenalinica, la band di Stoccolma ha senza dubbio chiuso in grande stile l’ultima serata del ROCK IN PARK, soddisfacendo appieno i fans che acclamano con urla e applausi reclamando ancora canzoni, ma purtroppo le cose belle hanno sempre una fine così salutando e ringraziando i CRASHDIET lasciano trionfalmente il palco.

Il ROCK IN PARK è terminato nel migliore dei modi, grazie all’esibizione dei POISON ROSE ai quali auguriamo il meglio per il futuro, sicuramente terranno alto il nome del rock italiano, mentre i CRASHDIET si sono rivelati ancora una volta una garanzia esaltando i fans al massimo. Ringraziamo Bagana e tutto lo staff del Legend per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!

Setlist Poison Rose:

Poison Rose (intro)
Inner Wolf
Your Eyes Again
Hearts Beat Loud
Older Now
Set Us Free
All Along The Way
Survive To You
Devil (Knock On My Door)

Marco Sivo -vocals
Andrea Seveso – guitar
Aldo Lonobile – guitar
Alessandro Del Vecchio – bass/keyboards
Edo Sala – drums

Setlist CRASHDIET:

Together Whatever
Down With the Dust
Reptile
Cocaine Cowboys
In the Raw
Tikket
Riot in Everyone
Territorial Pissings (Nirvana Cover)
It’s a Miracle
No Man’s Land
Chemical
Beautiful Pain

Encore:

Breakin’ The Chainz
Queen Obscene
Generation Wild

Gabriel Keyes -vocals
Martin Sweet – guitar
Peter London – bass
Lacu – drums