Come Carbone

Brucia

Giovanni Carbone, cantante e leader negli anni delle bands Nemesi, Entropia e Linekurve, torna con il nuovo progetto artistico cantautorale comecarbone, dove vengono mescolate radici rock e musica d’autore.

Il nome del progetto vuole restituire l’immagine dei contrasti che vive un artista, della trasformazione in atto nel mettere a nudo parti di sé in modo viscerale e sincero, proprio come fa il carbone, che brucia intensamente prima di diventare cenere. La sua ricerca artistica parte dal presupposto che l’arte debba scavare nel profondo e far emergere le contraddizioni che viviamo in noi stessi.Ad aprile 2021 l’uscita del primo singolo, Prima di perdersi, anticipa l’arrivo dei live estivi, in particolare le aperture ai concerti di Giancane e Cesare Basile, mentre a fine 2021 la pubblicazione del secondo singolo, La cattedrale di Notre Dame. Nel mese di ottobre dello stesso anno, la partecipazione alla compilation Non importa, che celebra i 30 anni dall’uscita di Nevermind dei Nirvana, con la cover di Something in the way”, arrangiata e registrata in collaborazione con Luciano Tarullo e Mico Argirò.

Brucia, questo il titolo dell’album, è un lavoro in bilico fra il rock e la canzone d’autore ma  variegato nei generi anche grazie alla collaborazione con musicisti e arrangiatori provenienti da esperienze diverse tra loro. L’album nasce dall’esigenza di far emergere tutti i lati nascosti dell’artista e comporre una sorta di collage di suoni ed esperienze. Al suo interno le canzoni spaziano per composizione, suoni ed espressioni tra diverse anime del rock e della musica d’autore. Si tratta di un lavoro che vive tanta ricerca: è sperimentale nel senso proprio di “esperimento”, partito senza una meta precisa.Molto equilibrato sia come arrangiamenti che come contenuto. Una voce baritonale che racconta storie, a tratti molto intime. Una ricerca interiore fatta di immagini ed esperienze. La voce di Carbone evoca quelle atmosfere anni novanta in stile Negrita. Già dal primo ascolto, ho percepito un fil rouge che accomuna tutto l’album: la necessità di esprimere la propria ricerca interiore e le proprie riflessioni sulla vita.Tra i brani che mi hanno colpito in particolar modo c’è sicuramente La cattedrale di Notre Dame. Brano scritto nel bel mezzo del disastro accaduto a Notre Dame, un dialogo tra le nuvole con un amico perduto, una scena di vita passata, un frammento che ancora brucia tra le ceneri del presente, che è come un disco che continua a girare e sul quale puoi solo decidere di prendere il tempo.

La cattedrale di Notre Dame è un brano elettronico con caratteristiche pop, che ricorda le sonorità in stile Baustelle.Dopo l’uscita del brano La cattedrale di Notre Dame, Come Carbone, esce con il terzo singolo estratto dall’album Brucia, dal titolo Vorrei. Una nuova riflessione sulla vita, sull’esistenza ma maturata con tutto un altro stadio di consapevolezze. Canzone che racconta un passaggio vorticoso in cui coabitano lucidità e conflitto interiore, Vorrei è una riflessione dell’autore sul potere salvifico della solitudine, che scaturisce dalla capacità di coabitare con sé stessi. Le restanti tracce ripercorrono indicativamente le stesse tematiche e rispecchiano l’intenzione dell’artista nel voler sottolineare la propria ricerca interiore. In totale tranquillità, possiamo definire Brucia un disco discreto, con delle grandi potenzialità. Non ci sono picchi di sorta ne sperimentazioni particolarmente interessanti.

Bisogna ammettere, però, che fortunatamente non risulta stucchevole. IL rischio, soprattutto in questo genere, è proprio quello di voler strafare al punto di errare negli arrangiamenti. Se volete un album semplice, scorrevole, da ascoltare magari se siete in viaggio è proprio l’album giusto.

Dtosello

 

In diverse direzioni
Prima di perdersi
Vorrei
La periferia del mondo
Da quando distruggi da quando crei
La cattedrale di Notre-Dame

Giovanni Carbone – chitarra voce basso
Mico Argirò, – tastiere
Giuseppe Foresta (Lanavetro) – chitarre e  cori
Pierfrancesco Vairo – batteria.