Neptune Blue
Lana Lane
Lana Lane, la Singer californiana dalla voce inconfondibile. Ebbene sì, dopo 10 anni di silenzio le sue corde vocali ritornano a farsi sentire in tutta la loro peculiare timbrica. Come sempre accompagnata e supportata dal compagno, artistico come nella Vita, Erik Norlander, anch’egli (tastierista) di successo.
Il genere è sempre quello, un rock melodico, stavolta meno sinfonico, che solo a stentati bocconi, come nella parte centrale della track che da il nome all’intero album, sfocia nel progressive Rock.Rispetto al passato, volendo prendere a paragone Secrets of Astrology del 2000 con il quale la conobbi subito dopo averla apprezzata nella sua collaborazione con Arjen Anthony Lucassen (Ayreon), la voce è più morbida, più matura come naturale effetto del trascorrere del tempo, ma sempre caratteristica. Certo, magari erano altri anni, musicalmente parlando. L’incedere epico e sinfonico di Secrets of Astrology era capace di rapire letteralmente l’ascoltatore come difficilmente ripetibile. Neptune Blue si colloca in un quadro meno sinfonico quindi, più intimo, senza comunque mai snaturare il marchio di fabbrica della Lana Lane che conosciamo.
Molto gradevole l’artwork, in uno stile un po’ Naif ma in linea con il messaggio musicale sostanzialmente pacato. Anche le sonorità degli undici pezzi sono meno roboanti del solito, dove l’ingrediente a corda è più presente rispetto alle sonorità solite di Norlander. Di ottimo gusto e fattura i numerosi assoli di chitarra.Lady Mondegreen, melodica e ritmata, rievoca scenari fantastici (a dirla tutta, provate ad accostarla a certe scene de “La storia Infinita” e ditemi se non è vero!), Someone like you è un rock-blues struggente dove la nostra Miss sfoggia i suoi acuti e Come Lift Me Up è una ballad piena di atmosfere nostalgiche. Piccolo appunto forse sul ritornello di Really Actually, dove la parte ritmata di stacco risulta un po’ approssimativa e confusa, dal punto di vista dell’arrangiamento strumentale che cozza con quello ritmico, in un risultato leggermente cacofonico.Per il resto i brani si assestano su ritmi e melodie caratteristiche, senza troppe novità. Ma del resto Lana Lane è quello che ci propone, senza ripetere o fotocopiare album passati o proporre picchi di novità. Un lavoro estremamente gradevole quindi, ma nessun ritorno col botto.
M.Romeo
Frontiers Records
www.lanalane.com
Remember Me
Under The Big Sky
Really Actually
Come Lift Me Up
Bring It On Home
Don’t Disturb The Occupants
Lady Mondegreen
Miss California
Someone Like You
Far From Home
Neptune Blue
Lana Lane (vocals)
Erik Norlander (Keyboards, Vocals)
Special guest:
Jeff Kollman – Guitar
Mark McCrite – Guitar, bass, vocals
Don Schiff – NS Stick
Greg Ellis – Drums and percussion
John Payne – Vocals