Live Arena di Verona

David Gilmour

Arrivo a Verona in tarda mattinata, è una giornata bellissima con un cielo terso e di un azzurrointensissimo ma fa anche molto caldo…mi dirigo in zona Arena, le strade sono festosamente invasedal popolo floydiano, un popolo di tutte le età che aspetta con impazienza l’evento di stasera.

Fra me e me penso che l’ultima volta che ho visto i Floyd risale al Division Bell Tour del 1994,i ricordi riaffiorano, una straordinaria serata vissuta nell’allora nuovissimo Stadio delle Alpidi Torino per uno show fantasmagorico, avevo persino comprato un triplo bootleg in vinile che hoancora gelosamente conservato :-)Mi riprendo e ritorno alla realtà, mentre siamo in coda in attesa dell’apertura dei cancelli,veniamo informati che il concerto sarà posticipato di un’ora circa in quanto saranno fatte delleriprese video ed audio da inserire nel dvd che testimonierà il tour italiano, ci mettiamo il cuore in pace (tanto siamo tutti in una coda chilometrica) ed aspettiamo con impazienza il nostro turno per accedere all’Arena. Alle 21,00 circa sono finalmente dentro…uno spettacolo mozzafiato,tutti gli spazi sono gremiti all’inverosimile, scatto qualche foto e mi accomodo sulla scalinata.

Il palco e la struttura ricordano moltissimo quelli del tour del 1994, le differenze sono nella dimensione (questo è meno mastodontico) e nella base del palco che all’epoca conteneva una fila di robot con luci laser impressionanti. Mentre mi lascio prendere ancora una volta dai ricordi,arrivano finalmente le 22,00…le luci si abbassano completamente e si cominciano a sentire glieffetti che introducono la dolcissima 5 a.m. track numero uno dell’ultimo album Rattle that Lock,un mare di luci blu avvolgono David e la sua chitarra e so già che sarà una serata indimenticabile!La successiva Rattle that lock dà la prima scossa alla serata, sezione ritmica affiatatissima conGuy Pratt al basso Steve Distanislao alla batteria e Chester Kamen alla chitarra, tra l’altro dasottolineare le caldissime voci di Bryan Chambers Louise Marshall e Lucita Jules alle parti vocalidei cori e dei controcanti. Con Faces of stone si ritorna alla parte piu introspettiva della serata,un intro di pianoforte e poi la voce e la chitarra acustica di David rompono il silenzio, da brividi…

Un effetto radiofonico…delle voci distorte, il pubblico che ha già capito comincia ad intonarele prime strofe di Wish you were here, brano storico dei Floyd che commuove ed unisce in unicavoce tutte le persone presenti…What do you want scorre via rapida per dare inizio ad una sequenza di pezzi carichi di pathos esuonati con rara maestria, tutti dolcissimi e caratterizzati da straordinarie basi di tastieremiscelate sapientemente dai due tastieristi Greg Phillinganes e Chuck Leavell nonche da notevoliassoli alla chitarra di David, si conclude cosi la prima parte dello spettacolo con la promessadel nostro eroe “we’ll be back in only fifteen minutes” !!!

Ok, si riparte con l’inconfondibile riff di basso di One of these days, sullo schermo dei ballerinistilizzati al passo di una ritmica infernale sottolineata da bellissimi giochi di luce ed effettistroboscopici, la serata già calda si accende ulteriormente con la successiva Shine on you crazydiamonds, accompagnata da una nuova sequenza di accattivanti immagini video….Come di consueto Run like hell sancisce la fine del concerto, David presenta la band ed esce discena… ovviamente tutti noi chiediamo a gran voce il meritatissimo bis e veniamo giustamente accontentati, con tre brani mozzafiato come Time, Breathe e la mitica Comfortably numb cantata asquarciagola da tutti i presenti fino all’incredibile assolo di Gilmour che sembra protrarsi all’infinito.

Posso tranquillamente testimoniare di avere visto un artista ancora in forma invidiabile, padroneassoluto della scena e della sua chitarra e soprattutto perfettamente in sintonia con la band,con la quale a volte da l’impressione di divertirsi spassionatemente nell’eseguire i suoi pezzi.Sono circa le 2,00 ormai, riguardo le foto ed i vari filmati che ho fatto nel corso della serata,mi rendo conto che saranno dei ricordi assolutamente unici da custodire e da ricordare per tuttala vita grazie alla musica di David e dei Pink Floyd…….shine on !!!!!

Massimo Cassibba

01. 5 A.M.
02. Rattle That Lock
03. Faces of Stone
04. Wish You Were Here
05. What Do You Want From Me
06. A Boat Lies Waiting
07. The Blue
08. Money
09. Us and Them
10. In Any Tongue
11. High Hopes

Set 2:
01. One of These Days
02. Shine On You Crazy Diamond (Parts I-V)
03. Fat Old Sun
04. Coming Back to Life
05. On an Island
06. The Girl in the Yellow Dress
07. Today
08. Sorrow
09. Run Like Hell

Encore:
01. Time
02. Breathe (Reprise)
03. Comfortably Numb

David Gilmour – Guitar – Vocals – Producer – Drums – Saxophone – Bass
Guy Pratt – Bass Guitar – Vocals
Chester Kamen – Guitarist, Keyboards, Vocals
Joao Mello – Saxophone
Bryan Chambers – Vocals
Greg Phillinganes – Vocals – Keyboards
Chuck Leavell – Keyboards – Vocals
Steve Distanislao – Drums
Louise Marshall – Vocals
Lucita Jules – Vocals