Deep Purple
“=1”
Novità in casa Deep Purple e si perché ce n’è più di una , Intanto il disco dal titolo emblematico “=1”
Poi questo è il primo disco da Steve Morse ha lasciato la band per motivi familiari e a l suo posto è entrato per gli ultimi live uno sconosciuto Simon mc Bride ma scopriremo che poi cosi sconosciuto in realtà non lo è. Entrato in pianta stabile nei Deep Purple Simon ha dato una grossa mano per terminare il loro tour e si è da subito di avere una grande personalità affrontando un palco che prima di lui erano stati “padroni” prima Ritchie Blackmore e Steve Morse poi,che si è dimostrato il chitarrista più longevo all’interno della band.Sicuramente Simon Mc bride non avrà tutto questo tempo anche perché ormai i suoi colleghi sono quasi tutti sull’ottantina e non andranno ancora avanti per molto tempo almeno credo.
Sono d’obbligo alcune brevi note per quanto riguarda il nuovo chitarrista:
“Simon mcBride Inizia la sua carriera professionistica nel 1997. Meno di un anno dopo, fu reclutato dalla band metal di Belfast i Sweet Savage, che si riformò nel 1994 senza il loro chitarrista fondatore, Vivian Campbell, (che nel frattempo era entrato a far parte delle band Dio, Def Leppard e Whitesnake), che McBride sostituì. Ha fatto un tour con la band e ha registrato due album, Killing Time (1996) e Rune (1998).Nel 2008, McBride ha pubblicato il suo album di debutto, Rich Man Falling; in quel periodo apriva spettacoli nel Regno Unito e in Irlanda per Jeff Beck, Joe Bonamassa e il chitarrista slide statunitense Derek Trucks. Nell’autunno 2010 ha inoltre supportato Joe Satriani.
Nel 2016, McBride si è unito al supergruppo Snakecharmer, sostituendo Micky Moody e ha registrato il loro nuovo album “Second Skin” pubblicato nel maggio 2017 in tour con loro da allora.Ha anche alle spale una buona carriera solistica nella quale ha potuto pubblicare ben cinque album quindi non proprio uno sprovveduto, quindi Il 23 luglio 2022 ha ufficialmente sostituito Steve Morse nei Deep Purple”.
Il 19 luglio via earMUSIC esce questo nuovo lavoro da questo titolo “=1”,che per noi umani è davvero troppo strano e la band ha spiegato che L’enigmatico titolo simboleggia l’idea che, in un mondo sempre più complesso, tutto alla fine si semplifica fino a raggiungere un’unica essenza unificata. Tutto è uguale a uno. Allora come suona questo nuovo album ? C’è subito da dire che Simon come stile è molto più vicino a Ritchie Blackmore di quanto non lo sia mai stato Morse è forse è stato scelto per questo motivo ma è una mia supposizione.
Il nuovo chitarrista si è subito trovato a suo agio nel suonare soprattutto con Don Airey il tastierista che spesso e volentieri lo sentiamo duetta ed eseguire scale all’unisono e per questo ma non solo è evidente che nel farlo si divertono un mondo e debbo dire anche noi.Già dalla prima canzone capiamo le intenzioni della band sono chiarissime e con “Show Me” si attesta il fatto che per come è composta si nota subito il classico marchio di fabbrica . “Bit On The Side” il pezzo non ha la pretesa di avvicinarsi a “Burn” ma il pezzo ci si avvicina con le rocambolesche sfide tra tastiere e chitarra. Atra canzone davvero molto bella ma che è destinata a rallentare un pò il ritmo
If I Were You” c’è comunque della classe innata soprattutto nella scrittura.La produzione davvero ottima è realizzata dall’ormai onnipresente Bob Ezrin il quale ha prodotto gli ultimi album che se non ricordo male erano Now What?! Infinite e Woosh compreso anche il fantastico disco di cover,il buon Bob ha fatto una produzione stratosferica mantenendo vivo il suono che tutti noi conosciamo. Ian Gillan è ormai una cantante da studio perché dal vivo non riesce più a dare il meglio di se oppure lo fa nelle sue condizione attuali avendo la veneranda età di 75 anni è ancora la a farci divertire e in studio ed in questo disco la prova è largamente superata.
LA copertina per quanto mi riguarda non rispecchia lo standard artistico degli dischi e secondo me non è una copertina da Deep Purple e la potremmo affiancare alla bruttissima copertina che fu dell’album “Bananas” cadute di stile che non ti aspetti da una band come loro , e almeno rimane inspiegabile pubblicare un disco con una copertina come quella del nuovo album che seppure rispecchia concettualmente l’argomentazione di certo dare ai suoi fan una copertina total white con due segnetti non mi pare troppo all’altezza.
In conclusione possiamo dire che =1 sia un ottimo disco dove i Deep Purple hanno ritrovato la vena per merito anche di Simon Mc Bride che si è trovato benissimo con resto del gruppo realizzando un disco assolutamente all’altezza della situazione. Un disco quindi consigliato sia ai vecchi come me che ai più giovani che volessero studiare come tutto nacque negli anni 60/70.
Stefano Bonelli