Rebel Heart
Die Hard
Un album che ci trascina dentro la passione per la musica rock e che ci mostra che nonostante tutti i momenti difficili che attraversiamo si può sempre andare avanti è l’album Die Hard dei mitici Rebel Heart che mi ritrovo ad ascoltare e recensire con moltissimo onore e piacere per la seconda volta. Infatti questo è il loro secondo album. Ma per chi non li conosce vi racconto un po’ la loro storia.
I Rebel Heart affondano le proprie radici nell’amicizia di Germano Quintabà e Ivan Perugini, che decide di passare, nella band in cui inizialmente suonava la tastiera, ad un terreno più hard rock, A quel punto iniziò a cantare e suonare la chitarra elettrica e Germano si inserì come batterista con la formazione attuale: Germano Quintabà (Voce),Sergio Villarreal(Basso),Fabio Bruscantini (Tastiere) e Ivan Perugini (Chitarra) .esce; A Day Of Clouds And Darkness nel 2022, una sorta di best of dei precedenti, uscito per la UdU Records, che ha poi battezzato anche il successivo Die Hard, uscito nell’autunno del 2023. Tutto ciò inframezzato da apparizioni live nella scena locale.
Questo disco si compone di 12 tracce dove troviamo al primo posto la titletrack, ovvero Die Hard che presenta una chitarra onnipotente e bellissima, la voce è imperiosa e superba, la batteria ed il basso sono marcati e ossessivi. Amo già da subito quest’album. Questo brano fa battere i nostri cuori ribelli. Lone Wolf è il secondo brano. questo è di una potenza straripante, che va quasi a sfiorare il metal più duro. Adoro l’uso che Germano fa della sua voce. Sono molto presenti anche le tastiere. La chitarra è incandescente. Penso che questo sia il mio brano preferito.
Andiamo a cuore dell’album con la bellissima e pazzesca Rock Dynamo che ci trascina in un vortice stupendo di puro hard rock dove tutti gli strumenti si sentono fortemente e ci fanno entrare le note nelle vene. Amore profondo per questo brano che ha un velo di malinconia nella voce. Le tastiere si scatenano in un perfetto connubio con la chitarra. Die Hard si chiude in bellezza con Cry No More che incarna un perfetto pezzo spaccatimpani dove la chitarra si scatena in un riff esuberante. La voce, contornata da dei backvocal, è imperiosa dura e soave in una “quasi-ballad” hard rock stupenda. Per concludere posso dire che questo secondo album dei Rebel Heart è sicuramente superiore al primo e ci aspettiamo altri nuovi lavori, Grandiosi ragazzi!
DALYLA
La musica è una macchina che alcuni usano per entrare in un altro mondo, altri per danzare, altri per trovare la pace e altri per sentire che sapore hanno le ferite.
(Fabrizio Caramagna)