Takalaiton
Mindfection
Album di debutto per i finlandesi Takalaiton, che debuttano con questo Mindfection dopo aver precedentemente pubblicato degli ep che hanno preparato la strada e questo è il loro primo full lenght effettivo della band finlandese. Un disco che ha in se molte sfaccettature non essendo principalmente thrash ci sono alcune canzoni che sfociano in altri generi che permettano a chi ascolta di non essere investito da troppa veemenza thrasharola (passatemi il termine(N.D.R.)), ma chi invece non si fa problemi troverà pane per i suoi denti.
Mindfection è un disco travolgente e tosto che gode di tutta la freschezza compositiva del caso in fase di songwriting e malgrado ci sia una certa seriosità nei testi (ma non troppa la band ama non prendersi troppo sul serio) cercano in questo disco di affrontare argomenti che sono comunque attuali parlando di come alcuni di noi siano disposti a fare di tutto per avere il suo quarto d’ora di fama ed è vero soprattutto quando ci perdiamo nei video di un social in particolare parlo di Tik Tok dover farsi vedere a tutti i costi la gente si propone in qualsiasi situazione da loro creata. I testi parlano prevalentemente di vita quotidiana con un visione piuttosto da parte di chi scrive i testi oscura.A parte ciò i Takalaiton malgrado non si prendano mai troppo sul serio musicalmente sono serissimi e sanno quello che fanno le influenze parlano chiaro, si va dagli Slipknot ai Pantera ai Machine Head,quello che ne esce fuori è una miscela esplosiva fatta di momenti veloci ed altri meno ma che non perdono nulla in fatto di potenza sonora.
Il disco dei finlandesi si apre con Rip’n’burn con l’intro recitata che da quanto ho capito il protagonista pare che ce l’abbia con una donna presumo labbia lasciata ed effettivamente è alquanto arrabbiato usando un eufemismo, e sottofondo registrato come fosse stato fatto girare al contrario la voce filtrata danno al brano un atmosfera minacciosa confermata poi dal riff thrash non veloce ma potente caratteristica che troveremo in tutto il disco. Fortunatamente i pezzi non hanno tutti questa potente e veloce priorità , ce ne sono un paio che tagliano un pochettino questa veemenza delle prime tre tracce , improvvisamente nella canzone che segue questa triade devastante, nel brano Hopeareunus,che la band intona in finlandese si ascolta un pianoforte che farebbe preludere ad una ballad manche così non sarà perché dopo un po’ irrompono le chitarre essa è la canzone più diversa rispetto all’album.
Malgrado questo susseguirsi di riff il pezzo poi risulterà essere il più commerciale e melodico di Mindfection. Verso la fine incontriamo Destination… Termination la quale con il suo inizio arpeggiato ci fa di nuovo respirare ma è un attimo; Reborn è un altro pezzo spacca ossa potrebbe stare benissimo nella scaletta dell’ultimo Overkill. Chiude la title track molto drammatica nel suo incedere ed è anche pezzo più lungo del cd; dopo questa intro ci rituffiamo nel rifferama potente e veloce caratterisca di questo album che si fa ascoltare davvero piacevolmente godendo anche di un ottima produzione realizzata da Teemu Aalto (Insomnium, tra gli altri) dando un altro punto favore dei Takalaiton.
Tutto sommato possiamo bene dire di aver ascoltato un ottimo debutto che ben fa sperare per il futuro non solo dei finlandesi ma anche per il thrash in genere che gode della solidità questa band.
Stefano Bonelli