Whisperz

Volume II

Questo che vado recensendo, è i l nuovo lavoro dei nostri concittadini Whisperz. Che hanno finalmente pubblicato il Volume II contribuendo in tal modo a dare un seguito seppur solo nel titolo di quanto fu realizzato nel  disco precedente intitolato Volume II disco uscito parecchi anni prima di questo essendo passati circa 8/9 anni tra i due lavori. Nel contempo ad accrescere le molteplici difficoltà accorse alla band ci si è messa di mezzo la Pandemia che ovviamente ha bloccato non solo il loro escursus ma anche quello di numerose band italiane e non.

Dopo i vari avvicendamenti che la band ha dovuto affrontare, riesce finalmente ad avere una formazione stabile con la quale registra il nuovo disco, componendo otto canzoni tutte incentrate su una veemenza sonora notevole, che ci fanno capire che abbiamo di fronte una band dalle enormi potenzialità.Lo si intuisce ascoltando il disco che con la sua innata potenza ci da la sensazione di avere per le mani un signor disco che nulla ha da invidiare a band blasonate, in più qui possiamo godere di una freschezza compositiva di primo livello e le canzoni vengono eseguite in modo impeccabile, soprattutto mi ha colpito parecchio la coppia di asce Maggi/Olasio, che sono il fulcro all’interno delle canzoni. Ma è un po’ tutta la banda funzionare maledettamente bene, di cui si nota la perfetta coesione tra i vari strumenti il tutto poi aiutato da una produzione efficace che ci consegna un suono diretto e devastante a mio avviso però il vero motore della band è il batterista Enrico Bagnato.Questo non vuol dire che quello che uscirà fuori dai vostri diffusori sia una cacofonia inascoltabile, anzi tutti gli strumenti sì percepiscono distintamente con grande godimento per le nostre orecchie. La produzione è stata realizzata interamente dalla stessa band ed il disco è stato registrato presso l’Ipernova Studio di Roma di Enrico Bagnato (il batterista della band), il quale con il suo lavoro preciso diretto e potente da sostegno al cantante Flavio Falsone del quale “dètta” le entrate in modo giusto e preciso.

Si potrebbe dire che si tratti a tutti gli effetti di una self release a tutto tondo, e mai scelta fu più provvidenziale, in quanto i Whisperz ci hanno dato in mano un vero disco di heavymetal per veri metallari. Questo non nascondersi ha fatto si che della band nostrana si noti tutto dalle influenze che vanno dai Queensryche e Dream Theater per la raffinatezza delle esecuzioni, e del lotto completo che dagli arrangiamenti passa ai Judas Priest Control Denied e Testament da questo melting pot esce fuori il suono Whisperz. Le canzoni del disco parlano di vita vissuta dei progetti che uno sì pone; c’è tempo anche di riflettere con Prayer che viene interpretata nella parte iniziale da Marco Di Ianni. Personalmente mi è piaciuta parecchio Underdog’s revenge canzone dalle varie sfaccettature che sfociano in un metal prog e che gode di riff taglienti dove ad un certo irrompe anche il basso a dire la sua. La Kafkiana Unusual awakening (metarphosis) è uno dei momenti belli del disco.

Se volete una band vera e sincera i Whisperz sono il pane per i vostri denti

Stefano Bonelli

Revalve Records
www.whisperz.net

Innocent’s fury
No brakes
Bucket of blood
Underdog’s revenge
Prayer
Away from here
Unusual awakening (metamorphosis)
My ancient sin

Flavio Falsone – vocals
Massimiliano Maggi – guitars
Leonardo Olasio – guitars
Marco Di Ianni – bass (vocals in the intro of Prayer)
Enrico Bagnato – batteria