The Rocker
Keep rock‘n roll alive
Ma siamo in America? in Australia? O dove? no signori e signori nientemeno siamo in Italia e questa volta ci troviamo al cospetto di una band milanese sanguigna e vera i The Rocker e lo sono nel vero senso della parola. Nella loro carriera hanno pubblicato ben tre album e quello che stiamo recensendo è il terzo che lancia un messaggio chiaro e limpido impossibile da fraintendere ed è Keep Rock’n’roll Alive.
Ovvio che non sono l’unica band che abbiamo nel nostro bel paese, e proprio loro compaesani abbiamo i Rain ovvio diversi da loro più vicini al metal classico che a quello che propongono i The Rocker. il cantante è il titolare di un tributo agli AC/DC. Il nostro Edo Arlenghi in possesso di una voce con un timbro al vetriolo che a me piace davvero tanto, sembra l’incarnazione di Bon Scott piuttosto che Brian Johnson per come canta. In questo nuovo disco I The rocker aggiungono carne al fuoco ed oltre ad AC/DC, notiamo una particolare predisposizione verso l’hard rock di stampo americano stiamo parlando dei Motley Crue di cui abbracciano pienamente la filosofia delle belle pupe al seguito e le Harley Davidson super cromate che sfrecciano nelle highway in Italia però ci dobbiamo accontentare delle nostre strade che non saranno lagne come quelle americane e non hanno ispirato nessun film se non il sorpasso quello con Vittorio Gassman e Jean lui Trintignan .
Ascoltare Keep.. è come bere un paio di bicchieri di vino o di birra fate voi stando nei locali dove fanno le belle pupe fanno la pole-dance sapete di cosa parlo no ?. La band ha pensato bene di inserire nel disco anche una cover dei The Clash Police on my back cantata degnamente dal nostro Edo . la versione dei The rocker forse non piacerà ai puristi del punk, in quanto le chitarre sono state caricate molto di più che nell’originale ma a me questo particolare non da fastidio.
Arrivando a Restless Soul è il classico brano che spezza la scaletta essendo una classica ballad. Il brano in questione ricorda vagamente un mix tra Guns n Roses ed Oasis un melange mai riscontrato fino ad ora nel panorama rock n roll, con la voce che a tratti ricorda il miglior James Heatfield di Nothing else matters,notevoli i vocalizzi femminili che rendono il brano quasi celtico. In Take it to the limit,le chitarre ci riportano alle sonorita’ degli Alice in Chains del rock anni 90′,nonostante poi le melodie vocali ci riconducano alle sonorita’ piu’ dure del hard & heavy ottantiano. Nella conclusiva Glorious Day il suono delle chitarre mi fa pensare a quelle sonorita’ anni 90′ degli U2,che poi cambiano e diventano piu’ dure nel corso del brano aprendosi ad un assolo armonizzato a due chitarre sullo stile dei grandissimi Thin lizzy.
Insomma in conclusione un disco veramente ben fatto ei the rocker si sente che sino divertiti a farlo poi l’ottima produzione a contribuito non poco a farsi che l’ascolto ci risulti il più piacevole possibile ricordiamoci per ò che questo è sempre Rock’n’roll e come diceva qualcuno ma ci piace.
Stefano Bonelli
Autoprodotto
www.facebook.com/riffrafftherocker
Keep rock’n roll alive
Let the music take control
One minute
Police on my back (The Clash Cover)
They can’t kill your idols
Restless soul
Under the low lights
Never back down
Take it to the limit
Glorious day
Edo Arlenghi – vocals
Walter Caliaro – guitar
Serjoe Aschieris – guitar
Marco Castelli – bass
Peter Cappelletti – drums