Lacuna Coil
ComaliesXX
Li conobbi nel lontano 2007 mentre bazzicavo tra i canali musicali, all’età di tredici anni mi rapirono subito con la loro versione gothic metal di “enjoy the silence” dei depeche mode (2006). Oggi ho l’onore e il piacere di analizzare e viaggiare nei meandri dell’ultimo album dei Lacuna coil. Prima di addentrarmi nella descrizione dell’album, vorrei guardare alla attuale formazione della band, i Lacuna coil sono: Cristina Scabbia – voce (1996-presente), Andrea Ferro – voce (1994-presente), Marco Coti Zelati – basso, tastiera (1994-presente), chitarra (2016), Diego Cavallotti – chitarra (2016-presente) e Richard Meiz – batteria (2019-presente). l’album in questione si chiama “Comalies XX”. Una bellissima ri-registrazione che rende ancora più cupe le atmosfere dell’originale del 2002. Il 15 luglio la band ha preso parte all’Inkcarceration Festival, presentando in anteprima il primo singolo “Tight Rope XX”, pubblicato poco tempo dopo. Il 16 luglio è stato annunciato l’album “Comalies XX”, rivisitazione dell’album omonimo del 2002, la cui uscita era prevista per il 14 ottobre. Questo disco commemorativo è stato edito da century media. Il disco il cui titolo è un gioco di parole, ovvero le bugie(lies) del coma si compone di tredici tracce. Comalies XX si apre con “Swamped” che ci sommerge con le sue parole oscure e malinconiche, tradotte:
“Il destino non può restituire la mia vita
Ombre paurose del mio passato
sono vive
Il destino che m’interessa
Mentre mi gira attorno
E so che discende
Con un sorriso
È solo un altro giorno
La vergogna non c’è più”.
Il sound del pezzo è originale, mi piace molto musicalmente. Il basso del 2022 è più prepotente rispetto all’originale del 2002 ed il growl sempre spettacolare ma più dirompente ed oscuro. La Scabbia ha un cantato dolce ed aggressivo che ci introduce con questo ossimoro all’ascolto dell’album. Molto bello è il brano che sta nel cuore dell’album, ovvero “Aeon” uno dei miei brani preferiti, breve ma intenso anche se ne preferisco la versione del 2002 che ci porta all’altra metà dell’album con la traccia n. 7 “tight rope” il primo singolo che ci fa scatenare sulle sue note con un cantato growl sensuale che diventa un tutt’uno con la voce femminile. Amo questo brano che ci entra nelle vene e le fa pulsare un bel 10 e lode per questo pezzo che mi ha fatto anche emozionare. L’album figlio di “Comalies” 2002, ovvero “ComaliesXX” si chiude in bellezza con la titletrack “Comalies” che è molto oscura e piena di pathos con un growl pazzesco di Andrea Ferro che si sposa perfettamente con la voce pulita ed accattivante di Cristina, tra l’altro unico pezzo che presenta parti cantate in italiano. Ottima scelta di outro del disco. Per concludere posso dire che l’ultimo lavoro dei Lacuna Coil non ha sbagliato un colpo, non possiamo fare molte differenze tra il 2002 ed il2022 quando una band merita possiamo solo complimentarci.
Si sente proprio che c’hanno messo il cuore. È una bellissima ri-registrazione. Meraviglioso.
DALYLA
“Il tempo è come una lente che rende più nitida la visione della realtà.”
( Emanuela Breda)
Century Media
www.lacunacoil.com
Disco: 1
Swamped XX
Heaven’s a Lie XX
Daylight Dancer XX
Humane XX
Self Deception XX
Aeon XX
Tight Rope XX
The Ghost Woman and the Hunter XX
Unspoken XX
Entwined XX
The Prophet Said XX
Angel’s Punishment XX
Comalies XX
Disco: 2
Swamped
Heaven’s a Lie
Daylight Dancer
Humane
Self Deception
Aeon
Tight Rope
The Ghost Woman and the Hunter
Unspoken
Entwined
The Prophet Said
Angel’s Punishment
Comalies
Andrea Ferro — vocals
Marco Coti Zelati — bass, keyboards
Cristina Scabbia — vocals
Diego “Didi” Cavalotti — guitars
Richard Meiz — drums