Fuel the fire

I Tonic Breed sono una band di origine Norvegese  esattamente nativi di Sarpborg, ed è di quest’anno l’uscita dell’EP “Fuel the fire”,in questa sede però li vediamo sotto una nuova luce, poichè fino al2019 i Tonic Breed erano una band di quattro elementi. Oggi si tratta però di un one man project heavy metal di Patrick K. Svendsen. Questo lavoro dal titolo ” Fuel the fire” è tutto autoprodotto dallo stesso Patrick. Molto interessanti e significative sono  le collaborazioni che sono presenti all’interno dell’EP, come ad esempio  in”Fuel the Fire” (n.1) ft. Dirk Verbeuren  dei Megadeth e Bernt Jansen (Artch/Wig Wam). “Fuel the fire” si compone di quattro tracks che come dice il titolo alimentano il fuoco. L’EP si apre con la title track ” Fuel the fire” ft  Dirk Verbeuren dei mitici Megadeth, questa si caratterizza per una potenza inaudita con un chitarrone (Bernt Jansen) vigoroso che ci fa ballare e scatenare su un riff stupendo,  la batteria di dirk va crescendo pian piano e  ci coinvolge sempre più. La voce è imperiosa e ci mostra già dall’inizio le doti canore di quest’artista. Siamo nel cuore dell’EP con la traccia n.2 “No Rocks on the Scotch”, dove troviamo le collaborazioni di Björn Strid (Soilwork)e Martin Skriubakken (Endezzma).

Questo è un bellissimo brano forse il mio preferito, esso presenta  un arpeggio di chitarra dolce e travolgente che apre subito i sipari ad una potenza heavy metal sui generis.La voce è articolata benissimo tra cantato growl e scream e vi sono dei back vocals di Björn Strid che sono  fatti ad arte dark e sensuali. Molto interessante ed attuale, è il testo che critica la distruzione e la disinformazione “Enough to destroy and exterminate much that we shareBurning and chopping down what gives you breathable airDisinformation is out there to make you forget” (” Abbastanza per distruggere e sterminare molto di ciò che condividiamo Bruciare e abbattere ciò che ti dà aria respirabile La disinformazione è là fuori per farti dimenticare”).

Siamo giunti  alla penultima canzone con “H.E. Antagonist” ft. Oliver Palotai dei Kamelot che ci conquista con uno strepitoso guitar solo.  L’EP si chiude in bellezza con ” Blood moon”, altro pezzo stupendo dove la chitarra la fa da padrone, la voce mi ha conquistato da subito adoro questo brano dalle sonorità oscure e tematiche tenebrose. Il ritmo è psichedelico ed ossessivo che ci trascina in un vortice musicale unico. Per concludere posso sempre affermare che il metal Scandinavo è sempre ben fatto, soprattutto con queste collaborazioni speciali.

DALYLA

La musica deve far sprizzare il fuoco dallo spirito degli uomini.

(Ludwig van Beethoven)