Amoth

The Hour Of The Wolf

Bel gruppo proprio questi Amothl Li ho amati al primo ascolto. Un gruppo se vogliamo per vecchi nostalgici eheh e giovani dal gusto degli 80’s. Molto apprezzabili nella esecuzione e capacita di rendere bene col loro sound.

Un gruppo Finlandese, di Helsinki precisamente, che ci regala questo loro ultimo lavoro. Un bel salto di qualità dal disco precedente. Come dicono anche loro, con esecuzioni migliori e scrittura dei brani più ottimale.Possiamo definirli un heavy melodic progressive group la band è formata da guitars Tomi Ihanamäki,vocals Pekka Montin, guitars Mikael Rauhala,bass Anne Lanttola,drums Oskari Viljanen.“Alice” Il disco parte con questa canzone d’un balzo, trasportandoci di colpo ad una quarantina di anni fa, ma sicuramente non in senso negativo anzi.. ascoltando molta, moltissima roba oggi c’è solo da rimpiangere a volte la freschezza e naturalezza di un bel heavy potente, suonato bene, con belle voci, quindi anche di poterselo permettere, con tutti gli attributi necessari. E loro li hanno tutti. Il brano presenta il classico cliché metal old school tra bei cori, bellissimi assoli veloci e potenti un brano che scorre via veloce come in pista!
“The Man Who Watchs The World Burn” Un brano molto veloce, cavalcate senza respiro, Gli Amoth dicono che richiami vagamente nel testo a Joker di Batman. Bella la continua trasposizione tra veloce sequenza e ritmo più lento nel racconto nel testo. Si apprezza notevolmente nel finale un bell’assolo di basso, molto ben eseguito. Bravi!“Wounded Faith” il 3° pezzo comincia ancora più forsennato e potente per poi rallentare nel loro stile qui con tratti power epic nella stesura del testo. Come ci stanno abituando parti di chitarra velocissimi e senza tregua e voce strepitosa potente e alta.. Gli amanti vecchi e nuovi degli Halloween saranno molto contenti.

“We Own The Night” ci porta un pò ad assaporare quel thrash vecchia maniera, veloce e spericolato per poi ritornare nel loro mondo dove son veramente bravi, un brano dal sapore prog, che richiama i Dream Theater, non è bello far sempre raffronti ma è d’obbligo per far capire senza tanti giri di parole dove si va a parare, e siccome non si può dire che molto è già stato scritto.. cmq la menzione da loro assoluto vanto.
“It Aint’s Over Yet” Dice di questo brano la band: Questo è un attacco thrash su vasta scala senza pietà! Si tratta di bullismo scolastico o bullismo in generale. Siamo totalmente contrari al bullismo! Sfortunatamente, è una cosa che sta succedendo in tutto il mondo. Ricorda se sei un bullo che potrebbe essere finita per te ma non è finita per la vittima. Le cose potrebbero peggiorare se la persona vittima di bullismo decide di vendicarsi…” sul testo penso che ci sia poco da aggiungere se non che son perfettamente d’accordo. Nella musica pure, Thrash potente bello e preciso un album al TNT.
“Traces In The Snow” E’ una bellissima ballad, che ti lascia scorrere nei pensieri, un brano senza tempo, un respiro nella notte che si trascina nei mondi fatati di questi ragazzi del nord, e seguiamoli in questo percorso nella neve. Bellissimi gli strumenti così ben registrati.
“Wind serenade part 1” si compone di un fantastico set strumentale molto godurioso, proseguendo con la “Wind Serenade Part 2” dove l’abilità citaristica si fa notare completamente tra fraseggi veloci e parti più melodiche e struggenti dove anche il basso accompagna in maniera impeccabile e pure tutti gli strumenti riescono a convincere pienamente.

Pezzo molto bello e sognante. Di sicuro strizzano l’occhio a mostri sacri quali Steve Vai e Joe Satriani.
The Hour Of Wolf” Di questo brano/album dice Tomi “L’ora del lupo è l’ora tra la notte e l’alba. L’ora in cui la maggior parte delle persone muore, quando il sonno è più profondo, quando gli incubi sono più reali. È l’ora in cui gli insonni sono perseguitati dalle loro paure più profonde, quando i fantasmi e i demoni sono più potenti. aggiunge il chitarrista e cantautore principale degli Amoth Tomi Ihanamäki. Questo pezzo che culmina il loro album è una bella cavalcata potente e grintosa, dove sempre tutti gli strumenti si alternano in figure complementari con stop and go passando per parti melodiche con sfumature epiche. Il basso merita menzione perché oltre al perfetto accompagnamento e rafforzo.. fa degli abbellimenti notevoli. Il brano prosegue portandoci tra l’epic, il power, il prog di molti passaggi e si lascia ascoltare proprio bene con le terzine che con il tempo ballano tra contrattempi e tempi dispari.. un lavoro maturo e tosto, suonato con leggiadria e semplicità, questo fa degli ottimi musicisti.. In conclusione dico che se fossero in live da queste parti non me li lascerei sfuggire. Un gran gruppo e un gran album, bravi Amoth.

Jos Power

Rockshots records
www.Amothband.com

Alice
The Man Who Watches The World Burn
Wounded Faith
Wind Serenade Part I
Wind Serenade Part II
We Own The Night
It Ain’t Over Yet
Traces In The Snow
The Hour of The Wolf

Anne Lanttola – bass
Tomi Ihanamäki – guitars
Mikael Rauhala – guitars
Pekka Montin – vocals, keyboards
Oskari Viljanen – drums