Yossi Sassi & The Oriental Rock Orchestra

Prediluvian

Con il suo sesto album, Prediluvian, Sassi torna indietro “prima di Mabool”, prima del diluvio della genesi. Il nuovo album, riporta Sassi al suo stile inconfondibile di rias di chitarra elettrica, in un concept album di rock orientale progressivo, relativo al periodo di tempo raccontato tra i due anni.

rias di chitarra elettrica, in un concept album di rock orientale progressivo, relativo al periodo di tempo che intercorre tra la caduta dell’uomo e il diluvio della genesi. La storia continua a ripetersi, mentre Sassi crea la cornice adatta per catturare l’essenza dell’attuale periodo dell’umanità e le sue analogie.L’album include l’apparizione di un amico di lunga data e collaboratore musicale di Sassi, Ross Jennings, cantante degli Haken. Questa è la seconda apparizione di Jennings negli album di Sassi e la canzone congiunta “Armaros Fall” viene pubblicata come singolo e video ufficiale.L’album è stato registrato presso i Black Rock Studios dell’isola di Santorini, rendendo l’esclusivo locale mediterraneo come se fosse la sua casa musicale per se e la sua band, dato che questo è il terzo album registrato sull’isola.

Sassi ha acquisito una certa notorietà nella scena prog grazie alla sua presenza nella formazione del gruppo israeliano Orphaned Land. Questa band si è distinta in parte per l’uso della musica araba, un’influenza non immediatamente ovvia per una band israeliana. Lascia la band nel 2014 per dare priorità alla sua carriera solista, ormai avviata. Da allora, ha realizzato una serie di dischi sia a suo nome che sotto quello di una band in continua evoluzione. Dal 2018, il gruppo si chiama Yossi Sassi & The Oriental Rock Orchestra, sottolineando immediatamente che la premessa degli Orphaned Land di mescolare prog e metal con la musica orientale è rimasta.

Il nostro suona  chitarre elettriche, ma sempre più spesso anche strumenti della world music, come il bouzouki, il charrango e una bouzoukitara (fatta in casa) una combinazione di chitarra elettrica e bouzouki. La sua band presenta parti principali per violini, percussioni arabe e flauti, che non fanno che aumentare l’atmosfera orientale. La maggior parte dei temi suonati da Sassi e dalla sua band sono pronunciati in arabo. Questo suo modo  d’interpretare il rock progressivo per quanto possibile ce lo avvicina parecchio ai mitici Myrath, anche se qui la musica è maggiormente ispirata dalla influenza principale che è la musica araba. Nella band c’è ancora il bassista Or Lubianiker, conosciuto per aver fatto da shredder a Marty Friedman, così come il batterista Shay Ifrah, un ottimo batterista. Inoltre, Armaros Fall è cantata da Ross Jennings degli Haken. Questo rende la canzone un po’ strana; in uno strano miscuglio tra il prog rock ed un certo AOR. Una canzone potente e bella, ma diversa dal resto del materiale, per lo più molto breve, di questo album.

Un disco che mi sento certamente di consigliare soprattutto per la varietà dei suoni che ascolterete in questo Prediluvian ottimo lavoro che vi attirerà in questo vortice  musicale.

Stefano Bonelli

On Shoulders Of Nephilim
Uriel Machine
Oopart
Atlantis
Armaros fall feat. Ross Jennings
Anelo
Watchers of Iyrin
Architect of the Stars
Vision Of Water
Kumlar
Sirius
The First Sunrise

The Oriental Rock Orchestra:

Yossi Sassi – vocals, electric & acoustic guitars, bouzoukitara, bouzouki, charrango, saz,ukulele
Or Lubianiker – electric bass
Shay Ifrah – drums
Ben Azar – 7 & 8 stringed guitars
Roei Fridman – percussion
Danielle Sassi – flutes
Sarel Ha’cohen – kanun
Emil Guseinov – viola
Sapir J. Fox – additional vocals on “Armaros Fall”

Guest musicians:

Ross Jennings – lead vocals on “Armaros Fall”
Uriel Herman – piano