WITHIN TEMPTATION + ANNISOKAY + BLIND8
@ Alcatraz (MI) – 01-12-2024
Articolo a cura di Giacomo Cerutti
Dopo la grandiosa esibizione assieme agli Evanescence nel 2022, i fenomenali WITHIN TEMPTATION fanno ritorno in Italia per un’unica imperdibile data, facente parte del “Bleed Out 2024 Tour” in promozione al nuovo disco Bleed Out pubblicato l’anno scorso. La Vertigo (attuale MC2 Live) li ha riportati sul palco dell’Alcatraz di Milano, accompagnati dagli ANNISOKAY e BLIND8 con i quali hanno stretto delle collaborazioni, ovviamente l’evento ha richiamato moltissimi amanti del symphonic metal, i primi fans più devoti arrivano già dal mattino presto e durante la giornata aumentano leggermente, verso sera arriva la maggior parte della gente formando una coda lunghissima.
BLIND8
Durante l’attesa il locale si riempie e quando le luci si spengono parte l’intro Laniakea, di fronte alla numerosa platea entrano in scena i BLIND8 dall’Ucraina, l’accoglienza è calorosa e questa band emergente contraccambia sulle note di Nightmare. La canzone è tratta dal debut album More Than One pubblicato nel 2021, dal quale traggono altri brani mentre di più recente eseguono Bulletproof dall’omonimo EP del 2023 e anche il singolo Abandoned, proponendo un metalcore melodico. Il loro sound presenta un riffing di chitarra crudo e graffiante, al quale sono aggiunte basi elettroniche che danno un tocco melodico e moderno, ogni canzone presenta l’alternarsi di parti pesanti e leggere alle quali si abbinano le linee vocali, il frontman si destreggia tra voce pulita ed estesa ed un urlato sporco, il tutto è legato da solide linee di basso ed una scalpitante batteria. Nonostante siano fuori contesto come genere, la loro dinamicità e l’interazione del cantante convincono il pubblico, ovviamente non è mai scoppiato il moshpit ma gli applausi ed il supporto non sono mai mancati, soprattutto a livello di solidarietà per la loro nazione, quando il chitarrista ha parlato della tragica situazione di guerra, è apparso sullo schermo il QR code per le donazioni. Questa esibizione è stata una prova concreta, di quanto la musica può essere un potente mezzo di diffusione di messaggi importanti, speriamo che arrivi a più persone possibile nel corso del tour, complimenti per la performance esperiamo che la guerra nelle loro patria finisca presto.
Setlist:
Intro – Laniakea
Nightmare
O.K.P.
Overcome the Darkness
Abandoned
bulletproof
ANNISOKAY
La serata prosegue con gli ANNISOKAY nati in Germania nel 2007, preceduti dall’intro Into The Abyss
anche loro sono ben accolti dal pubblico numeroso, e, proseguendo sul binario del metalcore esordiscono con Throne of the Sunset. Il loro repertorio è basato sul materiale più recente, propongono canzoni tratte dall’ultimo quinto disco Aurora del 2021 e dall’EP Abyss Pt1 del 2023, dando una scossa grazie alla tenace ritmica tracciata da Christoph Wieczorek, pilastro portante ed unico membro originale dopo vari cambi di formazione. Oltre a suonare canta in pulito con voce intensa ed estesa, mentre alla seconda voce abbiamo Rudi Schwarzer che impone un potente growl, la ritmica è compattata da spesse linee di basso emesse da Peter Leukhardt, infine Nico Vaeen dà una marcia in più al sound picchiando su piatti e pelli. Complessivamente hanno un notevole impatto onoro e scenico, al quale il pubblico risponde positivamente grazie anche al potere di coinvolgimento di Rudi, soprattutto durante One Step Closer celebre cover dei Linkin Park infiammano la platea che canta all’unisono, Rudi aumenta ulteriormente l’entusiasmo salendo sulla transenna cantando a stretto contatto con il pubblico. Altro momento degno di nota quando durante Like a Parasite, sale sul palco proprio Sharon Den Adel con la quale hanno realizzato un featuring, infine con l’ultimo singolo STFU terminano un’esibizione breve ma intensa riscuotendo buoni consensi, preparando il numeroso pubblico ai tanto attesi headliner.
Setlist:
Intro – Into The Abyss
Throne of the Sunset
Ultraviolet
Like a Parasite (con Sharon Den Adel)
One Step Closer (Linkin Park cover)
Human
Calamity
STFU
WITHIN TEMPTATION
I BLIND8 e ANNISOKAY hanno saputo intrattenere al meglio il pubblico, il quale con pazienza assiste all’ultimo cambio palco, dove si ergono delle mastodontiche colonne come in un tempio, quando le luci si spengono si accende un megaschermo e parte l’intro. Finalmente la lunga e per alcuni lunghissima attesa è finita, mentre uno alla volta i WITHIN TEMPTATION prendono posizione sulle rispettive pedane, la platea li acclama a gran voce per poi esplodere con l’arrivo della straordinaria Sharon. Senza indugi catturano l’audience con We Go to War, seguita da altre quattro canzoni sempre tratte dall’ultimo disco Bleed Out 2023, l’ottavo della carriera dei pionieri del symphonic metal del Netherlands sulla breccia dal 1996, che procedono dando spazio ai cavalli di battaglia da tutto il resto della discografia. Le canzoni nuove ovviamente riscuotono buon successo, e, perle come The Reckoning, Shot in the Dark, Stand My Ground e Supernova, mandano i fans in delirio. Robert Westerholt e Ruud Jolie tracciano sezione ritmica tagliente ed accattivante, accompagnata dalle melodie diffuse dalle abili mani di Martijn Spierenburg alla tastiera, il tutto è ben amalgamato dalle marcate linee di basso ad opera di Jeroen van Veen, infine Mike Coolen sostiene il sound calibrando perfettamente la sua potenza in base all’andamento delle canzoni. Una miscela di potenza, melodia, atmosfere maestose o gotiche, sulla quale domina incontrastata la sublime voce di Sharon, dalla tonalità sia morbida che squillante che ammalia i fans, i quali pendono dalle sue labbra ipnotizzati dal suo fascino magnetico, la sua sensuale dinamicità e carisma, sempre pronta a far applaudire a tempo, ondeggiare le braccia o illuminare l’Alcatraz con i LED dei cellulari. Purtroppo in questa data non ha partecipato Tarja Turunen, sarebbe stato bellissimo vederle cantare assieme The Promise e Paradise (What About Us), comunque abbiamo visto Sharon all’opera con Alex Yarmak, cantante e produttore ucraino chiamato sul palco per A Fool’s Parade (singolo uscito quest’anno). L’accoppiata dimostra una grande sinergia, vocalmente le loro voci funzionano perfettamente sia singolarmente che in duetto, interessante il contrasto soave e graffiante tra le loro voci. Con questa canzone terminano la prima parte dello show, i fans elettrizzati li acclamano rumorosi ancora affamati di symphonic metal, Sharon e compagni tornano alla ribalta con la tripletta Our Solem Hour, All I Need e Mother Earth, per un finale indimenticabile di una performance magistrale che ha fatto emozionare ogni singolo spettatore dalla prima all’ultima nota, ringraziamo la Vertigo (attuale MC2 Live) per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!
Setlist:
We Go to War
Bleed Out
Ritual
Don’t Pray for Me
Wireless
The Reckoning
Shot in the Dark
Stand My Ground
A Fool’s Parade (con Alex Yarmak)
The Promise
Angels
Supernova
Faster
Paradise (What About Us)
Encore:
Our Solem Hour
All I Need
Mother Earth