Voice

Holy Or Damned

I Tedeschi VOICE tornano con un album  dopo il loro ritorno di successo nel 2017 con l’album “The Storm”, ora tornano alle loro radici e presentano un nuovo album sfaccettato, in cui ogni canzone confluisce senza soluzione di continuità nella successiva, mentre l’arco della suspense viene continuamente mantenuto.

Questo lavoro appartiene senza dubbio alla collezione di ogni metalhead che apprezza le linee di hook orecchiabili, un concetto musicale ben pensato e una produzione impressionante! “Holy Or Damned” sarà pubblicato via Massacre Records.I testi dell’imminente album Voice trattano gli alti e i bassi dell’esistenza umana. Parlano dell’essere amati e odiati e mostrano come la nostra visione del mondo possa cambiare in pochi secondi.

In un’epoca in cui la musica viene spesso consumata solo di fretta e al volo,il nuovo album Voice incoraggia gli ascoltatori a prendersi consapevolmente il proprio tempo, perché “Holy or Damned” è più di un semplice album: è un viaggio che va vissuto con tutti i sensi!Con “Holy or Damned“, la band cattura l’essenza di oltre 30 anni di creatività musicale. Particolarmente degni di nota sono i musicisti ospiti che Voice ha invitato in questo album: Il chitarrista Ragnar Zolberg (Sign, ex-Pain Of Salvation), Hans-Jürgen “Jäcki” Reznicek (Silly) e Fredy Adler. “Holy or Damned” è stato mixato da Mirko Hoffmann ed è stato masterizzato da Jaakko Viitalähde al Virtalähde Mastering; l’artwork dell’album è stato creato da Thommy Neuhierl.

Le canzoni del disco sono più che degne di essere ascoltate. Ed in particolar modo consiglio l’ascolto di “Nevermore”, “The Silence Of Presience” e “In This World“. Le emozioni sono credibili e gli hookline sono azzeccati. Dopo diversi ascolti, la ballata epica “Tears In The Dust“, che inizialmente avevo un po’ sottovalutato, mi ha davvero catturato. Al momento è il mio brano preferito, anche grazie all’ottima performance vocale. Solo la un po’ più metallica “Schizo Dialogues” – chi non pensa a “Schizos (Are Never Alone)” degli ANNIHILATOR quando sente questo brano – è un po’ sottotono. Anche la bonus track “Privateers” tende più verso l’heavy metal, il che per me è un chiaro vantaggio e sarebbe stata una buona scelta come brano regolare.

Anche il suono dell’album è piacevole e molto ben prodotto dando la potenza sonora che una band come loro merita .  Le chitarre suonano nitide e anche il basso e la batteria sono registrati con gusto. Una piccola parte di bombardamento è stata aggiunta ai brani qua e là, ma si adatta bene al suono complessivo. Se si ascolta attentamente, si possono sentire sempre nuovi piccoli dettagli. Questa è una band   atta a far  percepire la dedizione verso quello che fanno hard rock e all’heavy metal in ogni canzone per una perfomance generale davvero assai soddisfacente .

In conclusione  Holy or Damned è un  disco assolutamente divertente che non conosce cadute di stile o di tono ed un disco consigliabile  all’ascolto  al 100%.

Stefano Bonelli

Nevermore
The Silence of Prescience
In This World
Dream On
Schizo Dialogues
Tears in the Dust
Chatroom Whispering
Privateer (Bonus Track)
Let’s Go Ahead (Bonus Track)
Only Grey Remain (Bonus Track)
Petrified Dreams

Oliver Glas – vocals
Thommy Neuhierl – guitars, keyboards
Rainer Wild – guitars
Sören Glas – bass
Sven “Leo” Leonhardt – drums