Virgo

La Ginestra

Pensando alla nuova edizione di x Factor e a quello che fanno cantare i giudici ai propri artisti vedasi Ornella Vanoni, Luigi Tenco, (che non è la prima volta che viene esibito) o addirittura il mondo di Jjmmy Fontana, mi rendo conto del fatto che forse si stanno rivedendo le produzioni di artisti dediti al RAP ed i suoi affini.

Questo incipit per dire che ascoltare artisti come Virgo è come rimanere ancora verso le proprie certezze musicali o personali che siano, piuttosto che andarci ad invischiare in nuovi ascolti che possano danneggiare le nostre aspettative nei confronti dell’uno o dell’altro artista.La Ginestra nota anche per essere una poesia Leopardiana,è il titolo di questo esordio discografico che vede la nostra Virgo alle prese con il suo disco, noto che più si va avanti  e sempre di più fa presa  il fatto di pubblica  un Ep  piuttosto che un full lenght, certo in taluni casi forse  è meglio cosi ma a mio avviso in questo casosi sarebbe potuto e dovuto dare alle stampe qualcosa di più cospicuo in virtù del fatto che ascoltando il disco si è arrivati subito alla fine  come se ci si trovasse ad un opera in compiuta e alla fine ti dici  beh e allora ?

Dico questo nella sua accezione positiva, in quanto La Ginestra è un disco piacevole a tratti intenso   da ascoltare più e più volte per trarne grande godimento in questo contribuisce la voce di Virgo non particolarmente calda alla maniera blues per intenderci, ma quel tanto sufficiente perché non sia acerba ma giustamente matura.Il disco ci da la possibilità di ascoltare le diverse sfaccettature di Virgo che sono molteplici; infatti, in Creature ingombranti l’inizio lo possiamo considerare come una sorta di flow che non è rap soprattutto perché poi si mescola ad influenze jazz ma anche ideali è a tutti gli effetti un gospel, che classicamente si improvvisamente per sfogare il coro chedice io non cambierò mai!!!!

Accompagnato dal piano elettrico di Giovanni Pastorino che assieme al chitarrista Andrea Cataldo ed altri coproducono alla grande un disco davvero benfatto che ti colpisce in faccia con tutta la sua veemenza ma non perché ci sia del rock perché d’altronde ogni genere musicale ha la sua veemenza il suo modo di farlo.Chiude Ninna nanna per tutta la vita a tutti gli effetti una ninna nanna che si potrebbe usare per far addormentare i nostri bimbi, ascoltate attentamente questo pezzo e ditemi se quando irrompe la batteria non avete pensato a Silent Lucidity dei Queensryche ma ovviamente parliamo solo come flavour niente di più.

Un disco questo di Virgo davvero ben fatto sia nel lato tecnico che quello musicale e molto piacevole da ascoltare.

Stefano Bonelli 

Angoli Segreti
Capolavoro
Creature ingombranti
Ideali
Ninna nanna per la vita tutta

Vittoria Polacci (Virgo) – voce
Andrea Cataldo – chitarre
Giovanni Pastorino – pianoforte
Francesco Farsiroli – batteria