Violet
Biscotti
Disco d’esordio per il cantautore marchigiano precisamente anconetano si mette in gioco scrivendo canzoni che sono adatte ad un pubblico adolescenziale anche per il suo modo di scrivere partiture semplice dalla facile presa. I giovani d’oggi sono molto più ricettivi rispetto a noi grandi che magari siamo padri e madri di questi giovani che nutrono speranze della vita che gli si para davanti.Un Ep che serve un po’ per saggiare un mercato ormai quasi saturo e che sarebbe ora che qualcuno pensasse a fare una spremitura di artisti che siano validi e che hanno veramente qualcosa da dire vista anche la situazione dove soprattutto nel mainstream si ascoltano tutte cose uguali cambiano gli interpreti ma la musica resta sempre quella appiattendo un po il tutto.
Violet non sfugge a questa regola anche se bisogna riconoscergli una bravura compositiva fresca e giovane come è lui e le canzoni hanno tutte la capacità di stamparti nel cervello (forse è fatto apposta non so). l’esempio lampante di questo mio concetto è Cucina dove le parole hanno quella nota che finisce sempre in su e vuoi o non vuoi questa ti rimane in testa. Anche per Violet la strategia di mercato che vuole che prima del disco si pubblichi almeno due o tre singoli, anche lui ha avuto questa “disgrazia” (cogliete il lato ironico per favore), e prima di questo ep ha pubblicato arsenico e Biscotti .Soprattutto questa seconda mi ha colpito perché quando Violet canta “qualcosa che nonso” mi è scatta una molla che mi ha fatto pensare agli ostacoli del cuore di Elisa e Ligabue non se lui ci abbia pensato o no o è stata una cosa estemporanea però palesemente uguale,
In chiusura speriamo che questo ep sia propeteutico ad un qualcosa di maggior spessore per viole che anche per merito di una buona produzione messa in atto dalle sapienti di Massaga produzioni ci ha dato un saggio delle sue capacità che speriamo diano il frutto sperato.
P.S.
Fate attenzione alla cottura dei biscotti si potrebbero bruciare.
Stefano Bonelli