Uriah Heep
Chaos & Colour
Album numero venticinque per la band storica inglese che pubblicò il primo nel 1970. E cosa dire? Negli ultimi anni dieci anni abbiamo avuto tre dischi prima di questo, e tutti buonissimi, un po’ meglio o un po’ meno, ma sempre qualitativi. Stavolta meglio, nel senso che il penultimo ‘Living the Dream’ del 2018 aveva alcuni brani deboli, diciamo meno creativi. Stavolta ogni pezzo dice qualcosa di interessante, con maggior verve ed inventiva, anche il minore brilla per freschezza e suggestioni, realizzando uno dei capitoli migliori di questo 2023.‘SAVE ME TONIGHT’ è un inizio ficcante, perfettamente tradizionale, con chitarra hard spinta, tastiere vintage e melodia ariosa. Alto livello per ‘AGE OF CHANGES’ che appare meno antica nell’essenza della linea vocale, mentre nella parte solista si sente un certo classicismo sebbene poi la chitarra lo termini in maniera più contemporanea, ed il suo sapore prog ben si coniuga con la freschezza di un animo rockeggiante. Ma sono due i veri capolavori di questo prodotto. Il primo è ‘YOU NEVER BE ALONE’ che fa emergere il senso elegiaco per cui la band è famosa; una minisuite che blandisce e sferza tra un passaggio e l’altro. E poi l’altra suite ‘FREEDOM TO BE FREE’, meno introspettiva, e più heavy, dove il cantate sembra voler imitare un po’ Bruce Dickinson senza che però questo pesi negativamente sulla sostanza densa del pezzo, artisticamente corposo e con un pizzico di epicità; e una performance strumentale intensa dove si lascia al basso uno stupendo spazio solista che fa venire i brividi. Forse il riffing di ‘Hail the Sunrise’ è canonico, ma l’episodio brilla per la linea vocale luminosa e non pecca di autocelebrazione perché appare spontaneo, inoltre possiede uno dei migliori assoli del lotto. La ballata ‘One Nation, One Sun’ è suadente, non un colpo geniale, ma positivamente accogliente, e ed è una traccia che potrebbe far venire un po’ di dolce nostalgia per la verve sognante che possiede.
L’uso di riff alla Deep Purple pone alcuni pezzi in quella stilistica; diciamo che la differenza fra i due gruppi anche in passato non è sempre stata totale, ma oggi è diminuita. Non c’è mai il rischio di imbattersi in un pezzo poco efficace, e va detto che il senso vintage non dà sensazioni sfavorevoli. L’idea compositiva che pervade il lavoro è quello di ampliare il quadro, non volendo quasi mai limitarsi a trovare il buon riff da allestire con solo strofa e ritornello, ed in questo approccio vediamo la classe progressive che aveva caratterizzato questo gruppo negli anni settanta. Anche i momenti solisti non si fermano al virtuosismo ma cercano di essere sostanza del songwriting. Se c’è qualcuno che sa ancora respirare l’Hard Rock senza apparire vecchio, questo è proprio il caso degli Uriah. Suoni perfetti, atmosfere ispirate e tanta naturalezza. Dei fondatori c’è rimasto solo il chitarrista, ma l’impronta è ben ancorata al passato portando ai giorni nostri solo ciò che funzionava. Il cantante gli dà la sua propria impronta, ma anche lui rispetta la forza del rock duro d’annata. E’ un combo che eccelle nel portare a maturazione ottime strutture e al tempo stesso farle vivere dentro uno spirito pregnante, pieno di energia rock, ma anche di raffinatezza gestita da chi ha anni di esperienza. Musicisti che vincono nell’uso degli arrangiamenti e delle soluzioni sonore. Soprattutto il gruppo non possiede più quella caduta di potenza che aveva vissuto nei full-lenght degli anni ottanta e gioca con ciò che di più dinamico e frizzante si possa concepire, senza scimmiottare metallicità eccessive, né farsi parodia di se stessi. Il loro equilibrio è la bellezza del vecchio sano hard-rock vissuto come se la giovinezza non dovesse mai andare via, e con la stessa pregnanza matura che ebbero sin dal loro esordio. Non c’è malinconia nostalgica in loro, ma solo chiara consapevolezza di dove si vuole stare, con grande motivazione, la stessa motivazione che ci fa volerli ascoltare.
Roberto Sky Latini
Silver Lining Music
www.uriah-heep.com
Save Me Tonight
Silver Sunlight
Hail the Sunrise
Age of Changes
Hurricane
One Nation, One Sun
Golden Light
You’ll Never Be Alone
Fly Like an Eagle
Freedom to Be Free
Closer to Your Dreams
Bernie Shaw – vocals
Mick Box – guitar / vocals
Phil Lanzon – keyboards / vocals
Dave Rimmer – bass
Russel Gilbrook – drums