UADA + GHOST BATH + CLOAK

@ Legend Club (MI) – 03-11-2024
Articolo e foto di Giacomo Cerutti

Dopo l’esibizione tenuta la scorsa estate al LUPPOLO IN ROCK, i tenebrosi UADA fanno ritorno da headliner per un’unica data al Legend Club di Milano, che fa parte del tour europeo “A Decade Of Reflective Divinations”, dove sono accompagnanti da due special guest i GHOST BATH e i CLOAK, vediamo come si è svolta questa serata organizzata da MC2 Live.

CLOAK

Il compito di aprire la serata spetta ai CLOAK nati nel 2013 negli Stati Uniti, a causa del traffico arrivo ad esibizione già iniziata, nel locale il pubblico è poco numeroso ma decisamente attento all’esibizione in corso. Sul palco illuminato di rosso, la band procede suonando le canzoni del terzo ultimo disco Black Flame Eternal uscito nel 2023, diffondendo un black metal dalle ritmiche sia pesanti sia cadenzate abbinate a cupe melodie, solide linee di basso e parti di batteria che ben sostengono il ritmo variabile del sound. Il tutto è completato da un growl minaccioso, la band tiene il palco con determinazione, ogni canzone dell’ultimo disco è apprezzata e anche In the Darkness, the Path tratta dal primo disco To Venomous Depths del 2017, infine con The Holy Dark concludono l’esibizione riscuotendo buoni consensi.

Setlist:
Ethereal Fire
With Fury and Allegiance
In the Darkness, the Path
Seven Thunders
The Holy Dark

Scott Taysom – vocals/guitar
Max Brigham – guitar
Billy Robinson – bass
Matthew Morris – drums (live)

GHOST BATH

La serata prosegue con i GHOST BATH sempre dagli Stati Uniti, dalla nascita nel 2012 hanno all’attivo quattro dischi di cui l’ultimo Self Loather del 2021, dal quale trarranno la maggior parte del repertorio. Partendo con Sanguine Mask, ci proiettano nella dimensione del depressive-post black metal, creato dall’intreccio di tre chitarre le cui ritmiche variabili, passano dall’essere cadenzate a lente sino a esplodere in parti violente, miscelate con melodie cupe non solo di chitarra ma anche al pianoforte, sempre ad opera del frontman che nei live canta e suona la chitarra, quindi sono aggiunte con basi registrate. La ritmica è saldamente legata da dure linee di basso, ogni canzone in base all’andamento è sorretta da una batteria ben calibrata come ritmo e potenza, con il procedere dell’esibizione diffondono atmosfere violente e malinconiche, graffiate da un growl grattato che trasmette sofferenza. Complessivamente tengono il palco con dinamicità, gli applausi non sono mai mancati dato che ogni canzone risultava di forte impatto, incluse Thrones e Death and the Maiden tratte dai precedenti dischi, e, con quest’ultima concludono un’esibizione che ha riscosso buon successo, raccogliendo meritati applausi possono lasciare il palco a testa alta.

Setlist:
Sanguine Mask
Flickering Wicks of Black
Thrones
Hide from the Sun
Convince Me to Bleed
Death and the Maiden

Nameless – vocals/guitar/piano
Tim Church – guitar
John Olivier – guitar
Josh Jaye – bass

UADA

Ora la fiamma del black metal raggiunge il suo massimo splendore, atmosfera perfetta con luci bianche e fumo, come se il palco fosse in un bosco immerso nella nebbia, il silenzio è spazzato dai fans che acclamano i UADA che entrano in scena. Rigorosamente incappucciati per nascondere il viso, irrompono con Natus Eclipsim investendoci con la loro oscura potenza, il loro sound pervade rapidamente catturando l’audience, avvolgendolo in un vortice di violenza e melodia sprigionata dalla ritmica. Un susseguirsi di riff taglienti amalgamati con gelide melodie e assoli, creano spettrali atmosfere alternati a terremoti, la ritmica è compressa da massicce linee di basso, il tutto sostenuto da una tempesta di piatti e pelli, infine completato dal un possente growl gutturale del frontman Jake Superchi unico membro originale. Complessivamente il loro melodic black metal è ben strutturato, dall’ultimo disco Crepuscole Natura del 2023 eseguono solo Retraversing the Void, dando poi spazio al passato con Blood Sand Ash, Djinn e altre, conquistando l’audience che non fa mai mancare il proprio supporto. Con poche canzoni ma di lunga durata, la performance finisce con Black Autumn, White Spring, al cui termine le luci si spengono e gli statunitensi spariscono nel buio totale, acclamati dai fans con la speranza di un’encore che purtroppo non arriverà.

Da veri blackster dobbiamo accettarli così, diretti e senza compromessi hanno proceduto sino alla fine, soddisfacendo pienamente i fans con un live granitico ed intenso, complimenti ai CLOAK e GHOST BATH per aver dimostrato il loro valore, infine ringraziamo la MC2 Live per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!

Setlist:
Natus Eclipsim
Snakes & Vultures
In the Absence of Matter
Blood Sand Ash
Djinn
Retraversing the Void
Cult of a Dying Sun
Black Autumn, White Spring

Jake Superchi – vocals/guitar
Rob Shaffer -guitar
Nate Verschoor – bass
Patrick Fiorentino – drums