Tony Tears

Pains

La nuova fatica di Antonio Polidori  in arte Tony Tears è stata rilasciata ufficialmente il 27 Novembre 2023, ma alcuni problemi tecnici hanno fatto slittare l’uscita su supporto fisico, attualmente disponibile.

Pains è stato interamente composto, suonato e registrato  nello studio dell’artista la Tears Alchemy Records e abbraccia la sua carriera solista.Il progetto Tony Tears nasce nel 1988 e da allora si inserisce nella corrente italiana di un darksound dal profumo oscuro e occulto, che richiama altri capisaldi della scena nazionale come Death SS, The Black e Goblin.Il titolo del disco “Pains” è il perfetto contenitore di un messaggio profondo inserito sapientemente sulle note di tutta l’opera.Disco frutto delle sofferenze del periodo pandemico e dai problemi personali che hanno afflitto l’artista in questa fase, tramutati in 39 minuti di musica che sviscerano la negatività e il dolore a 360 gradi e fanno scendere l’ascoltatore nell’abisso più oscuro e profondo.

Il suono proposto non solo si muove nelle linee più classiche del Darksound o dell’Electronic Metal, ma sono presenti sonorità legate al Rock Progressivo e ovviamente al Doom.Il Metal che si inserisce in sonorità più dark e cinematografiche per portare l’ascolto ad una profondità superiore e rendere partecipe l’ascoltatore a questo intimo viaggio nella sofferenze e nel dolore.Le linee più Heavy del disco simboleggiano la rabbia e il disprezzo per lo stato in cui si trova il mondo attuale falcidiato dalle guerre e da una forte mancanza di umanità.

La parte più dura si alterna a sonorità più cupe, lente e profonde che rappresentano la tristezza e il tormento, ma anche la capacità di accogliere e comprendere questo dolore soffermandosi su di esso.Ogni singola traccia del disco sembra essere la colonna sonora di questo viaggio nei mondi più profondi dell’anima tormentata con la presenza di suoni psichedelici, ritmiche tribali e sintetizzatori che guidano la mente e l’anima in questo cammino verso l’abisso, con la chitarra sputando fuori rabbia e frustrazione, ma anche donando speranza con melodici assoli.

Questo disco è un’ esperienza spirituale ed eterea che accompagna l’ascoltatore nella sofferenza, ma allo stesso momento lo guida nella comprensione di essa e nella speranza di un futuro migliore.Emblematica la copertina del disco, tratta da un opera di Zdzislaw Beksinski, dove queste braccia sembrano cercare disperatamente un modo per uscire da questo mondo infernale e ritrovare la serenità o una rinascita.Le predisposizioni medianiche dell’artista sono espresse in musica in modo eccellente perché l’immersione è totale e intima con il mondo sonoro e spirituale di questo disco.

Un’ opera dove è necessario dedicare anima e corpo per apprenderla appieno. 

Daniele Giudici

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Da un’altra dimensione mi comunico’
Audi Dolorem Animae
Pains