Tony Banks

The Fugitive

Io devo dire di non essere d’accordo con il recupero (dicesi ristampe), di vecchi dischi atti a farti spendere dei soldi inutili.

A parte questa mia personalissima opinione quello che vado ad analizzare è un disco uscito negli anni ottanta ,un disco il cui autore  fece  un tentativo maldestro di comporre della musica  apposta per far soldi.Certo  per noi “benpensanti del rock”la cosa ha dato assai fastidio sia all’epoca dell’uscita sia adesso  che sto disco è ricicciato inaspettatamente.Il brutto di tutto ciò  è non solo il fatto che la musica sia quanto di più smaccatamente commerciale ,si  perché  oltre al danno anche la beffa  che risiede  nel fatto Tony Banks si cimenta nel canto con risultati discutibili anzi che no .

Intendiamoci  il disco all’ascolto è godibile ben registrato i suoni sono molto belli ed avvolgenti  ma quello che  personalmente  non accetto è ola svolta  che si è voluto dare l’originale tastierista dei Genesis.Infatti  è proprio lui  il colpevole di tale scempio musicale ,proprio alla luce dei suoi  precedenti ci si sarebbe aspettato qualcosa di consono alla sua fama , ed invece ci  imbattiamo in un disco di musica pop che rientra pienamente nel periodo di più grande successo ed ecco spiegato il motivo per cui il nostro buon Tony ha voluto cimentarsi   in tale target musicale.

Il gruppo di riferimento a mio avviso potrebbe essere il duo composto da Tony Hymas( per altro musicista di Jeff Beck  che partecipò anche alle registrazioni  di There e and Beck) colpevole  di aver scritto un singolo come “I won’t let you down “ e pensate che il disco di tony Banks si basa proprio tutto su quelle sonorità.e sin dal brano d’apertura le sfacelo è totale  trattasi infatti di un simil-reggae squalliduccio anzi-che-no.

Di certo quello che mi sento di dire è che se si devono sprecare forze fisiche mentali e soldi per fare dischi del genere, chiamando nomi altisonanti tipo il batterista  Steve Gadd e il bassista,Mo foster  per poi fare queste cose non degne del nome importante quale è  quello di Tony Banks, forseè meglio fermarsi  ed aspettare il momento giusto per fare di nuovo qualcosa di buono.

Stefano Bonelli

Atlantic Records
www.tonybanksmusic.com

This is love
Man of spells
And the wheels keep turning
Say you’ll never leave me
Thirty-threes
By you
At the edge of night
Charm
Movin under

Tony Banks – keyboards and vocals
Daryl Stuermer – guitars
Mo Foster – bass
Tony Beard – Steve Gadd Andy Duncan – drums