Theosophy

Bleeding wounds of the first and the last

Dal cuore della Siberia tornano a farsi sentire i blacksters Theosophy con questo gran bel lavoro.Devo dirvi la verità,ho ascoltato qualcosa probabilmente degli ultimi due lavori in passato,quindi non li conoscevo benissimo considerato che ho appena ascoltato il 6° della loro carriera,oltre un live album ed una manciata di singles all’attivo,di black metal molto molto bello.

Ricordo che complessivamente mi piacquero allora e adesso vado a riscoprirli con questo “Bleeding wounds of the first and the last“,un album registrato,mixato e prodotto in maniera eccellente,con suoni di chitarre distorti quanto basta ma equilibrati puliti e ben presenti,un suono di basso adeguatamente posizionato ed una batteria impeccabile,e 6 pezzi abbastanza lunghi che sono uno più bello dell’altro.Sono davanti ad una furia di black metal tirato che punta molto su atmosfere piuttosto epiche(tastiere e intro acustici danno una grossa mano in questo senso).Le influenze solite di altre band storiche del genere non sono facili da trovare ,l’ispirazione “norwegian” sembra non avere spazio(beh,d’altronde freddo gelido e foreste incantate non esistono solo in Norvegia),quindi siamo dinanzi ad una band che ha una propria e precisa personalità,fattore più che positivo,con uno screaming che ricorda il buon Abbath degli Immortal,ma non eccessivamente.

Fin dalle prime note si capisce che i Theosophy sono ben preparati ed ispirati tanto da incuriosirmi immediatamente, la title track iniziale è praticamente un poker servito,veloce melodica e suonata benissimo,con la presenza di un fraseggio di piano che si ripete un paio di volte in tutto il pezzo che ricorda vagamente i Cradle of filth degli esordi(o quasi),8 minuti e mezzo di bellezza.Passo ad ascoltare “Majesty of the two rivers“,un pezzo che inizialmente spiazza con un ritmo midtempo quasi rock,ma che dà praticamente il via ad una composizione epica da fare paura e con delle melodie veramente accattivanti ma soprattutto suonate ad alte velocità,mi verrebbe da dire che ho quasi rivisto passare davanti agli occhi gli Immortal di “At the earth of winter“;anche nel successivo “Ash” non mancano melodie e ritmi sostenuti,ma qui il ghiaccio siberiano si fa duro come il ferro,quindi passiamo da epicità a ghiaccio impenetrabile con una facilità disarmante,pezzo particolare questo.

Con “The spirits of Tarma” il ghiaccio si fa anche di un luccichìo accecante,come se fosse investito dalla luce della luna,il suo arpeggio iniziale che ipnotizza letteralmente,crea la base melodica di un pezzo semplicemente fantastico;sviluppato per lo più su 2 o 3 midtempos diversi,è una composizione varia in cui si susseguono una parte più bella dell’altra,con delle partiture di chitarre molto ben studiate ed amalgamate tra loro,per non parlare poi della parte finale affidata ad un arpeggio di chitarra semplice sognante e di grande effetto.Proseguo stordito positivamente l’ascolto di questa release con “Only the wind blows wherever it wants“,gran bel pezzo,con una parte iniziale in cui sembra di ascoltare i Mayhem di “Daemon” per 46 secondi per poi ascoltare i restanti 7 minuti e oltre di una canzone ben strutturata e molto varia anche nei ritmi,un vero e proprio inno evocativo che crea una atmosfera gelida ed epica degna dei migliori Immortal della seconda era (da “At the earth of winter in poi).

Over the empty valleys” chiude questo bellissimo album,anche qui melodie ben studiate e strutturalmente ben composto,i titoli di coda scorrono lentamente con il sottofondo di questo pezzo,che non poteva essere migliore di come è stato concepito; un disco particolarmente ispirato,ben studiato in ogni sua minima parte,assolutamente privo di elementi fuori tema o divaganti.Bravissimi i Theosophy,con questa release la band si conferma tra le più interessanti ed esclusive di questo periodo raggiungendo una certa maturità artistica che li pone,secondo me,su uno dei gradini più alti della scala interminabile del black metal.Album da acquistare senza ombra di dubbio,gran bella prova di forza.Enjoy.

Giuseppe Musso

Epictural Production
www.facebook.com/theosophygroup

Majesty of the two rivers
Ash
The spirits of Tarma
Only the wind blows wherever it wants
Over the empty valleys

Phantom  – bass, vocals
Giborg – guitars
Eeks Eye –  keyboards
Skinner  – drums