Tezza F.
Echoes From The Winter Silence
Con Echoes From The Winter Silence, Tezza prosegue il suo percorso da one man band firmando un lavoro che abbraccia le sonorità più classiche del Power Metal. Pur muovendosi in territori già noti, l’autore riesce comunque a inserire sfumature personali, orientando il disco verso un’atmosfera malinconica e introspettiva. Le tracce oscillano tra momenti veloci e incalzanti e altri più lenti e cadenzati, con orchestrazioni sempre ben dosate e mai invadenti che rendono l’ascolto accattivante.Pubblicato lo scorso settembre, l’album richiama inevitabilmente band come Twilight Force, Hammerfall, e in parte anche Dragonforce o Blind Guardian.
L’apertura con For a New Hope propone una melodia forse prevedibile e non particolarmente audace, ma il refrain comunque funziona e resta saldo in mente. È poi con il secondo brano, The Shining Path, che il disco cambia passo: ritmiche più potenti, batteria serrata e soluzioni meno scontate danno maggiore efficacia alla scrittura. Da lì in avanti i brani si arricchiscono di arrangiamenti che alternano scelte tradizionali e spunti più originali, con vari cambi di ritmo e tempo che mantengono vivo l’interesse.
Il susseguirsi dei brani propone inoltre episodi dinamici e veloci accanto a tracce più lente ma incisive, mantenendo una continuità compositiva che dona coerenza all’insieme. Si segnalano l’inserimento della strumentale Tides Of War e della ballad This Journey Begins, che spezzano bene il ritmo dell’ascolto. La chiusura è affidata a Winter Of Souls, suite di oltre 14 minuti articolata in quattro sezioni, capace di mantenere alta l’attenzione fino alla fine.
In sintesi, Echoes From The Winter Silence è un album che convince e che, pur restando fortemente legato ai canoni del genere, riflette la personalità del suo autore. Insomma, un disco che non rivoluziona il power metal, ma sicuramente un ascolto interessante!
Alessandro Secco