TAAKE + KAMPFAR + HELLERUIN @ Legend Club (MI) 10-05-2022
Articolo a cura di (Giacomo Cerutti)
Il Legend Club prosegue la programmazione del ROCK IN PARK innalzando il vessillo del black metal, infatti stasera il palco sarà calcato da una tripletta composta dagli emergenti HELLERUIN, seguiti dai grandiosi KAMPFAR e completata dai mitici TAAKE del famigerato Hoest.
Unendo le forze hanno creato la Northern Alliance 2022 Part 2, per questo evento targato Cerberus Booking i TAAKE concentreranno lo show sulla loro pietra miliare Noregs Vaapen celebrandone il 10° anniversario. Quando apre il locale la prima fila viene rapidamente occupata, mentre il resto della gente ora che inizia la bella stagione si ristora nell’ampia area verde esterna o guarda il merchandise, in attesa della prima esibizione.
È giunta l’ora ed ecco gli olandesi HELLERUIN prendere posizione rompendo il silenzio con No Elegance / Entrenchment, accendendo nel pubblico già numeroso la fiamma del black metal, questo progetto è una “one man band” nata nel 2015 dalla mente di Carchost che scrive testi e musica. Il loro repertorio è incentrato sul debut album War Upon Man pubblicato l’anno scorso e sullo split Invincible / Ω fresco d’uscita, Carchost si rivela un buon frontman energico dal growl cavernoso, alle sue spalle i turnisti eseguono molto bene i suoi pezzi scagliando sui presenti riff devastanti con incastonate parti melodiche sinistre, batteria martellante dai ritmi variabili in base all’andamento del pezzo, il tutto condensato da durissime linee di basso. Visto il poco tempo a disposizione con solo sei canzoni terminano il set con Mijn Ziel Aan De Duivel, riscuotendo buon successo per aver assolto l’arduo compito di aprire la serata, dando la prima scossa al pubblico che ha ripagato i loro pezzi con sonori applausi.
Helleruin
Ora la serata si appesantisce notevolmente perché dalla fredda Norvegia giungono i KAMPFAR, nati nel 1994 dalle ceneri dei MOCK per volontà del cantante Dolk in accordo con il batterista Ask, quando prendono posizione si sollevano urla e il frontman per incitare ulteriormente il pubblico esordisce con una bestemmia, dopodiché attaccano con Our Hands, Our Legion dando subito prova della loro potenza.
La fiamma del black metal si amplia e la nebbia dilaga mentre il pubblico viene schiacciato da un sound devastante, la combinazione di riff di chitarra e linee di basso si rivela una morsa letale, Ask alla batteria è una macchina da guerra di grande precisione, dalla gola di Dolk fuoriesce uno spiazzante growl grattato e tenebroso, in certe parti usa anche la voce pulita dal tono di un lamento ma sempre graffiante.
L’imponente frontman sul palco è anche il più dinamico mentre i suoi compagni rimangono soprattutto ai lati e talvolta si affiancano, inoltre in alcuni pezzi danno supporto nei cori in growl, la loro presenza scenica miscelata con il sound entusiasma i fans che scapocciano, acclamano e applaudono. Dal nuovo EP Urkraft fresco d’uscita eseguono la title track, la maggior parte dei pezzi dagli ultimi tre dischi e dal passato solo Troll, Død Og Trolldom, complessivamente tutti hanno un ottimo riscontro sino all’ultima Det Sorte, con la quale terminano un’esibizione di alto magnitudo preparando per il gran finale il pubblico, che acclama a gran voce i KAMPFAR che lasciano il palco a testa alta.
Kampfar
Siamo giunti al culmine della serata e il locale si è ben riempito, i fans sono in trepidante attesa dei tanto attesi headliner, una volta che è terminato il cambio palco viene invaso da una spettrale coltre di nebbia, mentre di sottofondo si sente una sinistra melodia di violino.
Come i precedenti HELLERUIN anche i TAAKE sono una “one man band”, quando i turnisti entrano in scena irrompendo con Nordbundet la fiamma del black metal diventa un vero e proprio incendio, nel momento in cui appare il diabolico Hoest coperto da un mantello dalla platea si alza un boato. Sulla breccia dal 1995 la band ha composto sette dischi, ma stasera celebreranno il decimo anniversario del quinto capolavoro Noregs Vaapen del 2011, che per la felicità dei fans suoneranno interamente con l’aggiunta di Doedsjarl, Havet I Huset e Hordaland Doedskvad pt.1 tratte dalle ultime produzioni. Hoest e compagni sollevano un muro di suono che si abbatte sulla platea, chitarre micidiali dai riff distruttivi sono affiancate da un basso di cemento armato, lasciando anche spazio a intermezzi più melodici ma sempre gelidi.
Impressionante la furia delle parti di batteria con piatti e pelli che esplodono e la doppia cassa che fa tremare il palco, ma sempre ben calibrate in base all’andamento dei pezzi. I musicisti s’impongono alla platea mantenendo le loro posizioni, il dominatore della scena è ovviamente Hoest che si aggira per il palco con movenze a scatti o ricurvo sull’asta del microfono come un vampiro, sprigionando un growl infernale che sembra provenire dall’oltretomba. Per l’intera esibizione il pubblico era in visibilio totalmente catturato dalla loro potenza, un’esibizione spietata e senza fronzoli dove hanno sparato un pezzo dopo l’altro, Hoest è di poche parole e tanti “mille grazie” ribadendo che il pubblico italiano è sempre il migliore. Infine con Myr canzone resa particolare dall’aggiunta del banjo, danno ai fans il colpo di grazia e accompagnati da copiose urla e applausi lasciano trionfalmente il palco, ritirandosi nella gelida e spettrale nebbia norvegese mentre la fiamma del black metal lentamente si spegne.
Hoest – voce/all instrument
Posso confermare che stasera al Legend Club il vessillo del black metal ha sventolato in tutta la sua oscura maestosità, HELLERUIN, KAMPFAR e TAAKE grazie alle loro dirompenti esibizioni hanno messo a ferro e fuoco il locale soddisfacendo appieno il popolo blakster, inoltre la celebrazione della perla nera Noregs Vaapen è stata un gran successo. Sinceri complimenti alle band che hanno sudato sangue sul palco e un ringraziamento alla Cerberus Booking e a tutto lo staff del Legend Club per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!