Starmonger

Occultation

Fondati nel 2015, gli psichedelici francesi Starmonger sono specializzati in atmosfere cosmiche levigate e climax epici. I parigini hanno una capacità unica di costruire scenari sonori intriganti, a volte interstellari e introspettivi, a volte ribelli ed esaltati. Assumono il peso oscuro del doom e la ruvidità del desert rock, con un groove senza compromessi!

I classici del genere vengono rispolverati con un gesto rapido, non importa se siete fan di Red Fang, All Them Witches, Truckfighters o Baroness.Ci sono voluti 5 anni, un nuovo batterista (Seb Antoine) e 4 EP (“Revelation” I, II, III e IV) prima di poter godere dell’album di debutto degli Starmonger:Revelations” è stato pubblicato nel 2020 come lavoro autoprodotto. Il disco ha immediatamente conquistato i suoi colleghi e ha portato la band in giro per i migliori locali d’Europa. L’album è una brillante avventura sfocata, ma non è nulla in confronto al loro prossimo album “Occultation”, in uscita per Interstellar Smoke Records. Potenziato dall’innesto del nuovo bassista Mathias Friedman, questo gioiello sintetizza esperienza, ispirazione e abilità in 7 tracce di riffing pesante e sicuro come la scuola Geezer Butler insegna.Certo è che se la band francese ha dovuto aspettare tutto questo per raggiungere questo risultato direi che ne è valsa la pena ed anche per noi quello che rappresenta per gli Starmonger è di sicuro la possibilità di poter ascoltare un ottimo album.

Occultation si dipana in soli sette canzoni tutte di media durata del resto è questo che un genere come il doom/stoner esige. Inutile dire che musicalmente il mondo che più si addice a questa band è quello dei Black Sabbath della Ozzy era, in modo particolare la track di apertura ha nei suoi riff il mood di Children of the grave, La line up della band composta da tre elementi fa si che il suono abbia una collocazione tipica degli anni settanta e persino la produzione è stata realizzata affinchè il tutto suoni come quel decennio richiedeva.La cosa interessante di questo album è il fatto che all’interno delle canzoni non ci siano solo dei riff con strofa ritornello etc.etc.infatti proprio le canzoni hanno il pregio di cambiare il tempo creando diverse atmosfere come fossero suonate da una band prog rock.

Questo particolare rende Occultation davvero interessante e stimolante per un ascolto dinamico nel senso che mantiene la tensione molto alta e che quindi durante lo scorrere dei brani non ci sia mai una caduta di tono anzi si viene come trascinati in un vortice come del resto la copertina ben raffigura. In Mothra improvvisamente il silenzio dell’attesa viene squarciato da un urlo raggelante ma in realtà ascolteremo un pezzo strumentale molto ben strutturato e ricco di atmosfere diverse che a questo punto possiamo affermare che questi cmabi d’atmosfera siano il marchio di fabbrico degli Star…

Se avete voglia di ascoltare musica d’altri tempi senza per questo sentirsi obbligatoriamente dei boomer Questo Occultation è il disco che vi svolterà le giornate.

Stefano Bonelli

Black Lodge
Conjunction
Serpent
Mothra
Page Of Swords
Phobos
Supernova

Arthur Desbois – lead vocals, guitar
Mathias Friedman – bass, backing vocals
Seb Antoine – drums, backing vocals