Sodom

The Arsonist

Tornano, a cinque anni dall’apprezzato “Genesis XIX” i teutonici Sodom, capostipiti del thrash mondiale, con un nuovo album intitolato “The Arsonist“. Dopo una ventina di album circa pubblicati in carriera, sembrava quasi impossibile che questi truci thrasher potessero avere ancora la rabbia giusta per mettere nero su bianco quello che hanno sempre rappresentato. Ebbene, veniamo subito smentiti dalle canzoni poste in apertura dell’album: “Battle of Harvest Moon“, “Trigger Discipline” e “The Spirits That I Called” non solo appaiono come autentiche bordate thrash senza fronzoli, ma riportano i Sodom quasi ad inizio carriera,, con qualche influsso speed e black metal che mancava negli ultimi dischi.Anche la produzione appare davvero azzeccata ed esalta il lato più grezzo che la band di Tom Angelripper ha deciso di abbracciare con questo “The Arsonist“.

Non mancano nemmeno i riferimenti ad album più “punk” come “Get What You Deserve“, come è possibile ascoltare in un pezzo quale “Witchhunter”, dedicata al compianto primo batterista della band e che viene omaggiato con un pezzo che, come dicevo, è un rullo compressore che mescola punk e thrash metal. Sicuramente questo è uno dei brani più semplici e in your face del disco, ma rappresenta anche la volontà della band di lasciarsi alle spalle tante smancerie di alcuni album post-2000. Tutto confermato anche nell’ottime devastante ” Gun Without Groom“. Ecco, in questo episodio sembra di sentire gli Slayer, ma con accelerazioni di batteria in blast beat che vanno proprio ad accentuare la vena black metal di cui vi parlavo.

Detto questo, sarebbe inutile proseguire con un elenco della spesa dei brani migliori o peggiori. Mi preme solo dire che chi ama il thrash patinato e prodotto come se fosse prog metal, difficilmente amerà questo album, ma forse anche coloro che hanno apprezzato tanto il precedente disco faticheranno a capire il ritorno alle origini di questo “The Arsonist“. A mio avviso questo è un album di onestissimo thrash metal in stile Sodom, indubbiamente uno dei loro lavori più sinceri e veri che hanno partorito negli anni 2000.

 Drakul 218

The Arsonist
Battle Of Harvest Moon
Trigger Discipline
The Spirits That I Called
Witchhunter
Scavenger
Gun Without Groom
Taphephobia
Sane Insanity
A.W.T.F.
Twilight Void
Obliteration Of The Aeons
Return To God In Parts

Tom Angelripper – vocals/bass
Frank Blackfire – guitar
York Segatz – guitar
Toni Merkel – drums