Skyblazer

Infinity ‘s Wings

Skyblazer è il progetto parallelo messo su dal baritono Johannes “Skyblazer” Frykholm già  con Symphonity e Palantír, il quale non pago della sua esperienza in queste due band ha pensato di sfruttare al massimo la sua vena creativa mettendola a frutto  pubblicando  il suo debutto discografico per Elevate Records etichetta capitolina del patron Pino Magliani.

Questo debutto nulla toglie e nulla aggiunge da quanto fatto da altre band ben più blasonate degli Skyblazer oltre alle già citate SymphonityPalantir durante l’ascolto si notano qua e la  sprazzi di Sonata Arctica e Dragon Force per la velocità della maggior parte delle canzoni che a lungo andare ti sfiancano per la loro pedissequità esecutiva che mostra il fianco ad un songwriting privo di una qualsiasi variazione sul tema. Grosso limite per questo debutto che ci quasi ci costringe ad arrivare alla tanto sospirata fine .Il disco è appesantito da arrangiamenti forzati ed anche il cantato Johannes Frykholm non è che sia tutto delirio tutt’altro a volte pare anche tutto troppo forzato, e quando arrivi alla fine si prova un senso di liberazione.

Questo progetto secondo me per durare  deve  avere il coraggio di andare  oltre cercando strade diverse da quelle tracciate  in quanto già abbondantemente sfruttate e perseguire intestardendosi uno scopo irraggiungibile almeno con questi presupposti.La pecca più grande di questo disco è la produzione i cui suoni  risultano essere troppo scolastici e lo spettro sonoro  non ha un apertura che permetta alla musica di essere brillante  e potente in quanto si racchiude in se stesso rendendo il suono  attufato a discapito della batteria che viene totalmente coperta dalle chitarre. Quello che più mi infastidisce di Infinity Wings sono le tastiere  perché mi suonano scolastiche  quasi come se si trattasse di una band alle prime che magari nemmeno sa scegliere i suoni giusti che  in questo caso suonano datati in quanto adoperati da numerose altre band.Qualche barlume di qualità esiste non tutto il disco è brutto anzi verso la fine incontriamo Eternalize The Dream dove  il nostro Johannes ha un sussulto d’orgoglio perchè la sua interpretazione mi ricorda alcune di teatrali di Meat Loaf fatte le dovute limitazione del caso, molto buono è inoltre l’assolo di  Jack L. Stroem

Chitarrista ospite del disco addirittura il cantante  solista  David Henriksson è addirittura più bravo di Johannes il quale forse e dico forse ha preteso troppo dalle sue possibilità canore,oppure è proprio tutto il progetto  a non funzionare si ha coma la sensazione che se il disco fosse  uscito  qualche anno addietro  forse  il  discorso sarebbe stato diverso. One Million Ways è una ballad che una band seminale che aprì la strada ad una scena svedese che detta legge ancora oggi sono gli ABBA che questa canzone in gioventù l’avrebbero fatta sicuramente meglio. In conclusione Infinity Wings è un disco di cui si può tranquillamente ameno anche perché senza allontanarci troppo dal nostro paese  abbiamo diverse  band che questo genere lo sanno fare bene eccome parliamo dei kaledon ovviamente  ma non vogliamo parlare dei Rhapsody  o dei Power Quest ? e comunque caro Johannes  se avresti chiamato chiamato per fare le parti di batteria uno come David Folchitto sicuramente il risultato sarebbe stato migliore di quello che abbiamo potuto ascoltare ad una drum machine ma tant’è eeeeh beata tecnologia.

Stefano Bonelli

Prologue
Shine Forth!
Eyes Of Serenity
Across The Heavens
Turning Time
Under The Blazing Sky
One Million Ways
Infinity’s Wings
Eternalize The Dream
Skyblazer (Bonus Track)

Johannes “Skyblazer” Frykholm – lead vocals/keyboards/rhythm guitar/songwriting
Jack Stanley – lead guitar/guitar solos (Track 5, 8, 10)
Fredrik E. Enochson – guitar (Track 3, 6, 7)
Desiree Lind – lead vocals (Track 6)
David Henriksson – lead vocals (Track 9)
Vide Bjerde – lead vocals (Track 3)
Libor Krivák – guitar solo (Track 2)
Fabiel Perez – guitar solo (Track 3)
Jeff Taft – guitar solo (Track 4)
Jack L. Stroem – guitar solo (Track 9)
Ollie Bernstein – narration (Track 1)