SHORES OF NULL

si alleano con THUNDERFLIX per presentare il video live completo della performance all’HELLFEST 2024

“The Loss of Beauty” è il quarto album degli Shores Of Null e segue l’acclamato “Beyond The Shores (On Death And Dying)”, unanimemente considerato da fan e critica come una delle gemme del Doom Metal degli ultimi anni. Entrambi gli album sono stati registrati tra il 2019 e l’inizio del 2020 e, sebbene “The Loss of Beauty” fosse stato inizialmente concepito come terzo album della band, “Beyond The Shores” ha preso il suo posto in quanto rifletteva meglio il sentimento doom and gloom dell'”annus horribilis” 2020. Attraverso 11 brani (più due bonus track), Shores Of Null sommerge ancora una volta gli ascoltatori con riff tempestosi e turbolenti. La band continua ad affinare il proprio suono e a portare il suo dark metal malinconico a nuove vette, padroneggiando una tavolozza assortita di generi con una pregnanza intrinseca. I testi celebrano la bellezza nell’imperfezione e nella transitorietà e vogliono essere un invito a cercare la bellezza nelle piccole cose, specialmente quelle inaspettate ed effimere.

“Chi segue gli Shores Of Null fin dall’inizio sa che le nostre influenze toccano molti generi, e credo che chi ha amato ‘Quiescence’ e ‘Black Drapes For Tomorrow’ non rimarrà deluso. Considero ‘The Loss Of Beauty’ la naturale evoluzione di quei dischi, mentre ‘Beyond The Shores (On Death And Dying)’ rappresenta una leggera deviazione dalla strada principale, un esperimento abbastanza riuscito in cui abbiamo dato sfogo al nostro lato più oscuro e drammatico, concentrandoci esclusivamente sul gothic/death/doom metal, a tratti quasi funereo. Chi ci ha conosciuto con ‘Beyond The Shores’ potrebbe trovare ‘The Loss Of Beauty’ un po’ diverso, più veloce nei tempi ma sempre molto cupo e malinconico, quindi sono abbastanza fiducioso che l’album sarà ben accolto dai fan in generale” aggiunge il vocalist Davide Straccione. Oscuro e pesante, tinto di sentimenti di disperazione, “The Loss Of Beauty” è stato pubblicato il 24 marzo 2023 ed è consigliato ai fan di Swallow The Sun, Borknagar e Paradise Lost.

Music Video :
The Last Flower – https://youtu.be/W_LV8-Mz8qA Music

Video – Darkness Won’t Take Me – https://youtu.be/zjY8Wztnq-k

Album Stream: YouTube – https://youtu.be/vWOcwJYjhq8 Spotify

Spotify :   https://spoti.fi/3ZckbMW 

Ordine dell’album (digitale, CD, vinile) – https://linktr.ee/thelossofbeauty

Informazioni:Gli Shores of Null si distinguono dai loro contemporanei per la capacità di fondere elementi apparentemente disparati nel loro sound, pesante e rilassante allo stesso tempo: l’aggressività blackened si affianca a sezioni gothic-doom senza che nessuno dei due suoni fuori posto. La loro musica è malinconica e maestosa al tempo stesso, fatta di trame corali di chitarra che attraversano l’intera gamma dello strumento, sostenute da una potente sezione ritmica e punteggiate da una raffinata miscela di voci pulite e growl, con un ampio uso di piacevoli armonie vocali che sono diventate il marchio di fabbrica della band nel corso degli anni.

La metal band romana è stata una presenza incrollabile nell’underground metal fin dai suoi esordi musicali nel 2013, sfornando tre dischi di grande impatto: il melodico e cupo “Quiescence” (Candlelight, 2014), il più oscuro e complesso “Black Drapes For Tomorrow” (Candlelight/Spinefarm, 2017) e infine il loro lavoro più ambizioso fino ad oggi “Beyond The Shores (On Death And Dying)” (Spikerot Records, 2020), un opus di 38 minuti che continua a dimostrare la volontà della band di uscire dai sentieri battuti mentre crea il suo manifesto doom definitivo. Il quarto album della band, “The Loss Of Beauty”, registrato durante le stesse sessioni di “Beyond The Shores”, è stato pubblicato nel marzo del 2023.

I migliori album metal del 2023 secondo gli autori di Metal Hammer – Edwin McFee – #20 – Shores of Null – The Loss of Beauty

“Ancora una volta, gli Shores of Null continuano a stupire con un’altra lastra di doom/death di alta qualità che sembra il quintetto su una traiettoria ascendente. La loro ricetta “Alice in Chains gone doom” non ha bisogno di essere riparata, grazie al cielo, e anche se sono in giro da quasi un decennio, è ancora eccitante vedere dove andranno da qui, perché sembra che The Loss of Beauty stia accennando a cose ancora più grandi che verranno. Aggiungetelo ai vostri momenti di colazione mattutina con il caffè coperto o alle vostre sessioni di chillout pomeridiano con il sole”. – Angry Metal Man

“Con The Loss of Beauty, gli Shores of Null hanno pubblicato un concorrente caldo per il mio album dell’anno, che posso raccomandare caldamente a ogni fan del metal malinconico con influenze doom, gothic, melodic death e black metal! Do a questo capolavoro il massimo dei voti!”. – Soundmagnet Magazin

“Consiglio vivamente di trascorrere un’ora tranquilla ascoltando il disco in cuffia”. – Powermetal.de

“Si tratta di un insieme di canzoni molto divertente, che tuttavia si compone bene e porta a un impatto emotivo sull’ascoltatore. I fan del doom metal malinconico troveranno qui molto da apprezzare”. – Metal Bite

“Con questo nuovo lavoro, gli Shores Of Null hanno mostrato tutto il loro maestoso talento: The Loss Of Beauty è un album che mescola male e gioia, chiarezza e impurità, melodie e distorsioni con estrema destrezza. Un album che vi attirerà grazie alle sue incantevoli partiture idilliache e romantiche ma che vi farà scatenare non appena entreranno in gioco le parti più ruvide e atroci: un disco capace di trasportare l’interlocutore in un ambiente mistico e fatato ma contemporaneamente malsano e angosciante. Nulla da aggiungere: ascoltateli e sono sicuro che avrete voi stessi confermato tutto quello che ho detto!”. – Metal Wave

“”The Loss Of Beauty” non ha perso le sue belle melodie Ed è proprio questo mix che gli SHORES OF NULL mantengono fino alla fine dell’album… “The Loss Of Beauty” convince di gran lunga Straccione grazie alla sua rinfrescante eterogeneità. La fortissima performance vocale di Straccione fa il resto”. – Metal.de

“The Loss Of Beauty offre un dark metal malinconico con una vasta gamma di influenze, dal gothic metal al doom metal al black/death metal melodico. Con un uso frequente di voci pulite e growls profondi. Un must per i fan di Paradise Lost, Amorphis ed Enslaved”. – Metalogy

Track Listing:
1. Transitory – 1:20
2. Destination Woe – 4:52
3. The Last Flower – 4:59
4. Darkness Won’t Take Me – 4:14
5. Nothing Left To Burn – 4:55
6. Old Scars – 4:23
7. The First Son – 2:17
8. A Nature In Disguise – 6:26
9. My Darkest Years – 4:56
10. Fading As One – 5:19
11. A New Death Is Born – 4:54
Album Length: 48:40
Bonus Tracks (CD and digital only)
12. Underwater Oddity – 4:18
13. Blazing Sunlight – 1:57

Shores Of Null 
Davide Straccione – Vocals
Gabriele Giaccari – Guitars
Raffaele Colace – Guitars
Matteo Capozucca – Bass
Emiliano Cantiano – Drums

info: Spikerot.com | Shoresofnull.com