Mess Excess Disbeliever Slugchop

Secret Sphere Live Traffic

Una serata da tregenda, arrivata al culmine di una giornata molto pesante, metereologicamente parlando, non ha certo giovato alla serata capitolina dei Secret Sphere, giunti a Roma a promuovere il recente album ‘Lifeblood’ uscito da poco per Frontiers Records, probabilmente uno dei migliori album power/sprog/speed del 2021.

Il poco pubblico pagante presente però si è potuto godere un concerto di tutto rispetto.  Qui sarebbe da aprire un capitolo a parte per chi si lamenta che non ci sono concerti di qualità ma poi, per due gocce di pioggia, preferisce il divano… ma purtroppo è sempre stato cosi, non è certo una novità.La serata al Traffic è stata davvero bella, anche per la presenza di gruppi di supporto decisamente di buona caratura.  Hanno aperto le danze gli Slugchop, band metalcore agli inizi ma con una carica dirompente che non è stata minimamente scalfita dalla delusione di vedere il poco riscontro di pubblico che al momento dell’apertura del locale si contava sulle dita di una mano, se escludiamo i non paganti.  Un bravi a loro anche se tutto sommato sono risultati un pelo fuori contesto per il genere proposto. A seguire i toscani Disbeliever che non sono certo dei novellini e si sono appena accasati con Revalve Records per il loro terzo album.  Il loro gothic/progressive metal mi ha davvero convinto e per me sono stati la sorpresa della serata, non solo per il sound, potente e maturo, ma anche per lo show che sono riusciti a proporre anche in una situazione limitata come questa  (un set di circa venti minuti).  Da segnalare il singer M4rt3 (?) potente e melodico.  Una band di cui andrò sicuramente a cercarmi del materiale da ascoltare.

A seguire i Mess Excess, anche loro autori di un mini set interessante con i loro suoni prog metal , piu’ prog che metal a dire la verità, con un genere che pesca a grandi mani dai classici come King Crimson e Yes cosi’ come da Queensryche e Fates Warning.  Il tutto con la particolarità di avere una cantante  (cosa rara nel prog) affiancata da una corista. Buona scoperta anche loro.

Ok siamo arrivati alle 23 circa e si decide di non indugiare oltre ed entrano i Secret Sphere. Con il rientro di Roberto Messina in formazione abbiamo i 3 quinti della formazione originale sul palco e che per chi li segue dagli inizi è una cosa davvero emozionante.  Si parte con una doppietta tratta dall’ultima fatica: ‘Lifeblood’ e ‘Against All The Odds’ e si capisce che la band è in gran spolvero. E’ poi la volta di un classico dei Secret, ‘Legend’, e il pubblico è in visibilio.  A seguire Rain e una serie di vecchi e nuovi successi tra cui ‘Lie To Me’, ‘Lady Of Silence’, ‘Dance With The Devil’.  Aldo è in gran forma e gli assoli sono ispirati.  L’intesa con gli altri è perfetta è la reunion a vedere dall’esterno ha giovato;  il gruppo diverte e soprattutto sembra divertirsi a suonare. Andrea Buratto è come al solito perfetto e la sezione ritmica ringrazia.  Impeccabili anche Gabriele Ciaccia alle tastiere e Marco Lazzarini alla batteria.   La band ci dà dentro come se davanti a loro non ci fossero 70 persone ma 700 ed è qui che si vede la professionalità.

Si va in chiusura  con ‘Mr Sin’, ‘Alive’ ma è soprattutto la finale ‘Recall Of The Valkyrie’ scatena tutti i presenti che cantano a gran voce l’anthemico refrain.  Ogni band ha il suo cavallo di battaglia e i Secret questo se lo portano dietro dal 1999 ovvero da quel ‘Mistress Of The Shadowlight’ che segnò l’inizio di tutto.

Bella serata e speriamo di rivederli presto.

Pino Magliani

Soundsrock Agency + Erocks Production