Santana

Africa Speaks

Carlos Santana pubblica il venticinquesimo album, una sorta di nozze d’argento con la sua discografia ma gli anni spesi per lui sono molti di più.

Infatti ha da poco celebrato il settantaquattresimo compleanno, il chitarrista sudamericano ebbe il merito di elettrificare ilsamba tradizionale rendendolo moderno ed accessibile a tutti.Pubblicando un disco intitolato supernatural” “riusci ad ottenere un consenso mondiale, con la nuova formula dei duetti che poi nel tempo perse la sua efficacia per via della pedissequità che assunse nel pubblicare dischi simili a quel fortunato disco. Dopo circa vent’anni con “Africa Speaks” ritrova una vena artistica del tutto nuova pur avendo reminiscenze antiche,infatti il nuovo album lo si può definire come una sorta di fusione di vari generi come il latino il rock e la musica etnica africana.Il produttore scelto per questo disco è nientemeno che Rick Rubin il quale ha svolto un lavoro eccezionale dando la dimensione live alla musica di Santana fattore questo che il nostro chitarrista predilige moltissimo.  Si può affermare tranquillamente che questo disco sia stato realizzato in famiglia, infatti al fianco del baffuto chitarrista ce sua moglie che suona la batteria nonchè Salvador Santana il figlio di Carlos che suona la tastiera in un pezzo “breaking down thew door”

“Africa Speaks” si dipana in undici tracce tutte volte nel mondo della contaminazione, inizia la title track con le percussioni in grande spolvero si prosegue con “Batonga” e qui troviamo il Santana dei vecchi tempi stupendi i duetti tra carlos e l’hammond di David k.Matthews con il  proverbiale suono che contraddistingue l’hammond rispetto alla tastiere. “Africa Speaks” inoltre può vantare la partecipazione di una grande artista quel è Concha Buika la quel impreziosisce il disco con la sua voce potente ed espressiva “Oye este mi Canto” è il brano manifesto di “Africa”

In particolare per l’atmosfera che Carlos Santana riesce a creare dopo il suo assolo che sfocia nella calma dopo la tempesta forse uno dei momenti piu belli del disco.“Bembele” è un’altra perla incastonata in questo gioello che anche si tratta quasi di un pezzo dance, è davvero troppo piacevole da ascoltare ed è impossibile restare fermi, a ciò giova questa fusione di generi che pervade tutto il disco per un ascolto generale che mi ha lasciato veramente con una sensazione di allegria coinvolgente. “Blue Skies” è un altro brano di quelli belli dalle movense sinuose e sensuali dove a farla da padrone oltre agli inserti della chitarra santaniana e come già detto la voce di Buika, che esplode in un assolo devastante di chitarra fondamentalmente un brano blues contrassegnato da queste atmosfere incredibili a grandi lnee possiamo paragonnare questo brano (ma solo per le sensazioni che smuovono), a “Get Down Make Love “dei Queen.

Senza dilungarci troppo nella descrizione dei brani possiamo a questo punto concludere la recensione affermando senza tema  di di re castroneria che “Africa Speaks” è un grande ritorno per il nostro chitarrista messicano, speriamo solo  di trovare queste positività anche nel prossimo disco.

Stefano Bonelli 

Concord Records/Suretone
www.santana.com

Africa Speaks
Batonga
Oye Este Mi Canto.
Yo Me lo Merezco.
Blue Skies.
Paraisos Quemados.
Breaking down the door.
Los Invisibles.
Luna Hechicera.
Bembele.
Candombe Cumbele

Carlos Santana – guitar percussions choir
Concha Buika – vocals
Laura Mvula – vocals (traccia 5)
Cindy Blackman Santana – drums
Salvador Santana – keyboards (7)
Tommy Anthony – guitar
Benny Rietveld – bass
Karl Perazzo – percussions
David K. Mathews – Hammond, keyboards
Andy Vargas – backing vocals
Ray Greene – trombone, backing vocals