Rometal Live @ Mammuth 16 Luglio 2022
A cura di Stefano Bonelli si Ringrazia Max Rutigliano per la gentile concessione delle foto
In Questa estate torrida anzichenò, si sta svolgendo a Roma una manifestazione musicale chiamata “Rometal” ideata dal factotum Marco Fatini vero e proprio vulcano di idee a favore di un movimento underground metal, atto a far uscire allo scoperto band più o meno conosciute.
Rometal ormai sta volgendo al termine si conclude il 23 Luglio con altrettanto valide band, quest’oggi per quanto mi riguarda sono al Mammuth (locale che ospita il festival)per assistere al concerto dei Sailing to Nowhere oltre alle varie band che si esibiranno questa sera. Per la cronaca ogni serata prevede l’esibizione di ben sei band , ma noi purtroppo perdiamo le prime due ovvero i Kodaclip e gli Aetherna verso le quali ci scusiamo ma non ci è stato possibile arrivare prima e non potremo raccontare in questa sede i loro show e ce ne dispiace molto.
Entriamo nella sala per altro molto grande, mentre stanno suonando i “Lost Reflection” band molto valida, la loro proposta è un hard rock misto a metal progressive in stile Crimson Glory molto efficace e potente, d’altronde possono vantare una lunga militanza nell’underground romano sin da 1996 e si sente che hanno la padronanza e del palco e degli strumenti. La band dopo un ottima serie di brani arriva alla conclusione del loro set la cover di un brano iconico come Rockin In a free world brano di Neil Young ripreso più volte anche da altre band come the Alarm ,Pearl jam e nientemeno che i Krokus. Forse e dico solo forse la loro proposta musicale potrebbe sembrare fuori luogo riferendosi ad un hard rock settantiano e quindi dorse troppo vecchio per il trand della serata, personalmente ho apprezzato la musica dei Lost Reflection essendo forse più affina ai miei gusti musicali ma tant’è ci sono piaciuti parecchio alla fine.
LOST REFLECTION
Dopo un rapido cambio palco è il momento della sorpresa della serata sale sul palco la Alessander Layer band per me è stata una doppia sorpresa nel notare Alessandro Fulco valente chitarrista lo dico avendolo conosciutolo in occasione della semifinale del metal battle in quel del Dissesto di Tivoli gran bella persona e soprattutto altrettanto validissimo musicista. La sua band ci propone un metal strumentale di ottima fattura come non tirare in ballo i Dream Theater ?, dai quali prendono a piene mani l’ispirazione per le lunghe cavalcate strumentali, nota curiosa è da notare la somiglianza di stare sul palco di Alessandro molto simile a Dave Mustain forse per la sua lunga criniera uguale a quella del chitarrista dei Megadeath ma anche per gestualità .
Una cosa che ho notato è che Alessandro non può fare a meno del resto della sua band che lo sostiene dimostrando di essere all’altezza della situazione. Soprattutto il batterista è una vera e propria macchina guerra sfoggiando la tecnica mostruosa nell’ultimo brano Gleípnir vero e proprio cazzotto nello stomaco.Per il fatto che la band faccia della musica strumentale non ho subito riconosciuto subito le cover( la mia memoria attualmente vacilla nel ricordare le cose N.D.R.)tuttavia ammiro questa scelta coraggiosa di seguire le proprie intenzioni musicali e forse proprio questo mi ha dato modo di apprezzare il talento non solo di Alessandro ma di tutta la band, che ci omaggiato con le cover di Natalie Holt autrice della colonna sonora di Loki(tra l’altro a me la serie non è che sia piaciuta cosi tanto N.D.R.). oltre a questa a fanno anche un’altra colonna sonora l’ormai mitica serie Stranger Things . due brani non proprio metal ma che inseriti in questo contesto sono risultati assolutamente validi. Ottima prova.
ALEXANDER LAYER
Dopo di loro è il momento di una band molto interessante ed inaspettata ovvero i Violet Blend, che vede nella formazione una cantante “Giada Celeste Chelli” che a mio avviso è il vero fulcro della band ma non solo per la sua notevole bellezza (in pratica stavamo tutti a fa farle foto ) oltre a ciò si è dimostrata una musicista di valore, in possesso di una grande presenza scenica dovuta oltre che alla sua prorompente fisicità, anche di una indubbia bravura sia di stare sul palco sia di avere un timbro vocale che simile a Beth Hart.
Il set si è basato sui loro dure dischi, la nota curiosa è che i Violet Blend mischiano canzoni sia in inglese che in italiano ed una di queste è un aria molto famosa che appartiene alla cultura musicale del nostro paese, “La donna è mobile”catturata dal Rigoletto di Giuseppe Verdi,di cui hanno avuto “l’ardire” di riproporre in versione rock. Questa versione è la colonna sonora di un progetto importante ed è stata fatta in occasione della campagna contro la discriminazione e la violenza gender.
VIOLET BLEND
Finalmente è il momento tanto atteso di assistere al concerto dei Sailing To Nowhere di cui purtroppo non assisteremo alle bordate di Giovanni Noè II assente per motivi lavorativi.La sua defezione temporanea è stata sostituita alla grandissima con il deus ex machina della batteria David Folchitto che ha svolto un lavoro enorme dando una grossa mano alla band.
Non solo questa novità in questa serata, perché questo concerto è stato l’occasione per la presentazione del nuovo tastierista (che tra l’altro si è esibito anche con Alessander Layer) Francesco Cipullo assolutamente all’altezza della situazione.Improvvisamente le note dell’intro Lost in Time ci introducono nel concerto della ciurma Sailing e l’entrata di Sara Tiezzi bardata in costume piratesco con il suo proverbiale cappello, seguita subito dopo dal fido Marco Palazzi danno inizio alla danze, e dopo l’intro arriva Scream of the world devo dire una cosa, noto con grande piacere che Marco Palazzi ha ancora tanta voglia di stare sul palco e lo dimostra con tutto il suo innato talento affiancato per altro dalla stupenda Sara Tiezzi anche lei in possesso di una voce notevole e di un timbro molto potente in grado di controbattere la vocalità prorompente del grande Marco Palazzi , e tutti e due si spalleggiavano a vicenda senza remore alcuna.
Tra le mie canzoni preferite vi segnalo Fallen Angels semi ballad dal grande respiro armonico che nella seconda partesi trasforma velocizzandosi e la band ci offre un power metal di pregiata fattura a cui si aggiungono altre perle come Ghost City e la conclusiva New life che Marco ci invita a cantare il ritornello. Arrivano gli immancabili bis che chiudono una serata davvero bella, to The unknown No dream In my night e la proverbiale Sailing to Nowhere chiudono il concerto per una serata molto divertente, scusate visto che sul palco oltre alle bandiere con il vostro logo ed i cannoni sarebbe ancor stato più coinvolgente caricare quei cannoni facendogli sparare coriandoli non siete d’accordo? Poi sarebbe stato più suggestivo l’uso del fumo che sarebbe stato spettacolare, ma questa è solo una nota a margine per uno spettacolo altrimenti divertente. E’ arrivato purtroppo il momento di tornare a casa, sperando di poter assistere ad altri concerti almeno belli quanto questa serata a cui abbiamo assistito.
SAILING TO NOWHERE
The enemy U know
Media Violence
Hollywood Dream
Scarecrowd
Rock’n’roll nation
Bad love
Rockin in the free world (cover Neil Young)
Fabrizio Fulco – vocals, guitar
Piero Sorrenti – guitar
Ivan Canella – bass
Massimo Moretti – drums
Track list Alexander Layer:
T.V.A ( cover) Natalie Holt, Loki
Hand of Tyr
Grimnismal
The Heart of Angrboda
Stranger Things (cover) Kyle Dixon, Micheal Stein
Chaining
Valkyrie
😎 Gleípnir
Line up band:
Alessandro De Fusco (Alexander Layer) – guitar
Francesco Coia – basso
Francesco Cipullo – keyboards and piano
Michele Milano – dreums
Track List Violet Blend:
Rock DJ
A part of pregnant
In mezzo ai folli
Earth
Need
La donna è mobile (cover Aria Giuseppe Verdi’s Rigoletto)
Line Up Violet Blend:
Giada Celeste Chelli – vocals and piano
Daniele Cristellon – guitar
Ferruccio Baroni – bass
Michel Agostini – drums
SAILING TO NOWHERE TRACK LIST:
Intro (Lost in Time)
Scream of the World
Fight for your dreams
Apocalipse
Suffering in silent
Falleng Angels
Ghost City
New life
Encore:
To the unknown
No dreams in my night
Sailing to nowhere
Line up Sailing To nowhere:
Giovanni Noè II – drums
Andrea Lanzillo – guitars
Carlo Cruciani – bass
Marco Palazzi – vocals
Francesco Ciancio – guitars
Sara Tiezzi – vocals (female)