Retromorphosis

Psalmus_Mortis

Album di debutto per la band Retromorphosis, in uscita il 21 febbraio 2025 per la Season of Mist.Nati dalle ceneri degli Spawn of Possession, con ben quattro membri su cinque che fanno parte attivamente di questo nuovo progetto musicale, siamo di fronte a un technical death metal che strizza l’occhio sia alla vecchia scuola che alle sonorità più moderne, confezionando un prodotto che amalgama alla perfezione le due ondate del genere.Per ovvi motivi, le influenze dai precedenti progetti musicali sono sicuramente preponderanti, e sarebbe difficile immaginare il contrario.Echi di Spawn of Possession e dei precedenti Necrophagist sono presenti, senza però ricreare un clone o una continuazione del passato.Anzi, il gruppo evolve l’idea originaria, spingendo ancora più in alto l’asticella dell’eccellenza.In questo progetto, la tecnica esecutiva e le soluzioni contorte e intricate sono un elemento di fondamentale importanza, ma non influiscono minimamente sulla fruibilità della musica, che risulta accessibile e diretta nonostante l’elevato tecnicismo.
È evidente l’intenzione di omaggiare la vecchia scuola del genere, enfatizzando l’aspetto più viscerale e crudo, inserendo elementi che arricchiscono la proposta con blast beat feroci e alcune leggere influenze thrash metal, fino ad arrivare a un cupo utilizzo del synth.

Elevata capacità di scrittura e ottimi arrangiamenti accompagnano perennemente l’ascoltatore in questo viaggio di pura tecnica sopraffina.Sì, c’è ovviamente una ricerca nell’omaggiare la vecchia scuola, anche dal punto di vista della produzione, che spinge verso un concetto di “ruvidità”, ma l’eccellente qualità tecnica e le soluzioni creative non fanno mai fare il vero passo verso le sonorità del passato, intraprendendo invece direzioni più moderne e stratificate.Molti elementi sono incasellati perfettamente in questo vortice di elegante violenza.Se da un lato si punta a un suono più crudo, dall’altro è inevitabile che il disco esalti enormemente la qualità del gruppo e la sua creatività.In questo mare di elementi, le onde arrivano dirette e nitide alle orecchie dell’ascoltatore, non perdendosi in inutili arricchimenti, ma scegliendo sempre in modo perfetto il momento preciso in cui inserire ogni spunto creativo al suo posto.

Se avete apprezzato gli Spawn of Possession, non aspettatevi un clone del gruppo, ma un’evoluzione di esso, con un occhio sì al passato, ma con i piedi ben saldi nel presente e nel futuro.Un disco per gli amanti del death metal e della musica estrema in generale, capace di soddisfare i palati di tutti gli ascoltatori più curiosi del mondo estremo.

Un grande debutto e un grande segnale di come dal passato possa nascere un eccellente futuro.

Daniele Giudici

Obscure Exordium
Vanished
Aunt Christie’s Will
Never To Awake
The Tree
Retromorphosis
Machine
Exalted Splendour

Erlend Caspersen – bass
KC Howard – drums
Christian Münzner – lead guitar
Jonas Bryssling – rhythm guitar/rhythm guitars
Dennis Röndum – vocals