Red Sky
Solo musica a riempirmi gli occhi
Nonostante il titolo, non è solo musica quello che questo lavoro italiano (milanese) contiene. C’è molta poesia poiché i testi invece di essere cantati per lo più sono rappati.
Da subito, con l’intro, c’è solo recitazione da parte del cantante, mentre sfacciatamente interessante l’arrangiamento algido elettronico che sostiene la voce. E l’elettronica è una continuazione di presenze, dove il sinth inonda l’ep, traccia dopo traccia, con grande abilità di visione globale. Ma l’altra bella performance è quella della chitarra che elettrizza con vigore alcuni dei momenti più belli della scrittura, tesissimo l’assolo di “CADONO GIU’”, forse la più gustosa song del cd, che di tutte possiede l’anima più metal. Ma “Cadono giù” è anche in toto una piccola scheggia di forza ed energia, caratteristiche che si sviluppano in alternanza di sferragliate virulente e input più cerebrali. Ne “Il Flauto” si vive l’esperienza di una intenzionalità prog con un assolo iniziale di tastiere a cui si aggiunge dopo il cantato, di nuovo una chitarra ficcante; stavolta i due assoli appaiono meno diretti di quello di “Cadono giù’” ma più morbidi, pur altrettanto intensi.
Il fatto che si usi la modalità rap di espressione non è sempre soddisfacente, invece una melodia avrebbe potuto dare valore aggiunto ad un sound originale che perde originalità proprio per la presenza modaiola del parlato, e infatti la gotica “NEVE” testimonia , con l’ospite Ambruosi della band italiana di Gothic Metal Ideogram, che la voce usata diversamente è, per questo genere musicale, adattissima. Una voce femminile che si esprime in questo caso, come si esprimerebbe in una canzone di Franco Battiato. L’ispirazione artistica viene fuori anche dalla capacità solamente strumentale come avviene in “Stelle”, strumentale di base dato che le frasi cantate sono appena accennate; il songwriting del pezzo in questione raggiunge la completezza armonica e strutturale, con una atmosfera di ampio respiro. L’unico episodio scarso è la traccia finale “Finchè morte non ci separi”, che perde tempo con gli effetti tecno-sintetizzati senza evolversi in alcunché, se non fosse per le parole che appunto tengono in vita il senso poetico del musicista che in effetti ha costruito sempre, per la totale durata dell’opera, delle liriche di tutto rispetto, essendo fortemente evocative. E alla capacità elegiaca del poeta cantante vanno i complimenti.
Ma che genere suonano questi Red Sky? La tradizione rock italiana c’è, quella meno commerciale di gruppi non sempre mainstream. Ma si può cercare l’accostamento con il Nu Metal, con il Progressive Rock e Metal, non quello degli anni ’70, e anche con la musica elettronica. Dentro molta italianità appunto, che però non cede alla musica leggera, e mantiene una dignità dalla forte personalità. Una commistione di essenze il cui mescolamento non mette a rischio la compattezza della forma stilistica, resa positivamente omogenea. Accurata la produzione, ma conservando lo spirito artistico naif, che non solo è accessibile senza vendersi alla mediocrità, ma è anche incisiva.
Certo avrei fatto a meno di sentire la sezione ritmica troppo spesso plastificata e finta che si sente un po’ ovunque. La ritmica di “Cadono giu’” è tesa, tonicamente grintosa, come pure quella di “Neve”, sebbene un qui un po’ limitata nel potenziale, ma nelle ultime due composizioni diviene anche fastidiosa, se non fosse per l’ottimo arrangiamento globale che ne riequilibria le sonorità.Il risultato è di livello per il songwriting che esprime bellezza delle song, pur nelle non sempre apprezzabili scelte dell’arrangiamento. Scelte d’arrangiamento solo parzialmente considerabili costitutive della originalità, essendo una impronta già sperimentata da tempo. Un album intero avrebbe forse dato adito a filler, che qui si limita ad un solo episodio. C’è comunque tanta Arte, è fuori discussione, anche se le parole “Io sono musica, non svegliatemi più” valgono per metà, che nel cantato questa musica è quasi mancata del tutto. Ma questa è critica impropria, sappiamo infatti che anche la poesia è un saliscendi musicale (la poesia piace anche a me).
Roberto Sky Latini
Autoproduzione
www.redsky.it
Il Prezzo (Intro)
Cadono Giù (Freestyle N.1)
Il Flauto
Neve (Feat.Martina Ambruosi)
Stelle
Finchè Morte Non Ci Separi
Red Sky – guitar, vocals