PINO SCOTTO
A cura di Stefano Bonelli si ringrazia Max Rutigliano per la gentile concessone delle immagini
DOG EAT DOG TOUR 2022 LIVE DISSTESTO CLUB +SPECIAL GUESTS
WORLDPLAN
Ed eccoci qui di nuovo in sede di live report reduce dal Vivaldi metal project in quel de la Stazione Birra.
Il bill della serata comprende oltre al vetusto ma quanto mai granitico Pino Scotto anche altre quattro valenti band che hanno avuto il compito di aprire la serata. Un ringraziamento speciale va sicuramente allo staff del dissesto il quale si prodiga ad offrire serate ad alto tasso rock e questa non è stata da meno. Mentre arriviamo io e Max il fotografo i Lost Ritual hanno già suonato ed ovviamente non possiamo die nulla di loro mentre dei Sen Deus possiamo che quel poco che abbiamo ascoltato ci hanno proposto un hard blues di vecchio stampo con la chitarra a ricordarci da dove veniamo, io personalmente sono un vecchietto che viene dal rock anni 70 e quindi mi ha fatto molto piacere poter ascoltare certe cose ancora oggi dove nei gruppi prevalgono chitarre ribassate con un cordatura a 8 piuttosto che normale 7 e d il baso magari a 5 o 6 corde.
Dopo di loro arrivano i Worldplan autori di metal avente a che fare con una sorta di industrial core con il cantante che esibisce il keytar strumento che trovo affascinante essendo a tutti gli effetti una tastiera ma che si può atteggiare a chitarra elettrica facilitando gli eventuali duetti con la chitarra, in questo il keytar è stato usato più come effettistica che altro per un risultato sempre suggestivo. a dire il vero posso constatare che non molte le band usano questo strumento, ma dovrebbero perché in questo modo avrebbero da offrire al pubblico uno spettacolo molto più dinamico se vogliamo.
Nota a margine la band è stata molto carina a regalarmi una loro maglietta un gesto che ho apprezzato moltissimo grazie Worldplan.
The Maze,
Edward B.,
Poisoned Dessert,
From 1 To 4,
My name’s Bobby,
Even The Pope,
Exit.
Lorenzo Masi – vocals and keytar
Alessandro Iacobelli guitar and backin vocals
Leonardo Dei – guitar
Gabrio Cintura – bass
Francesco Bracci – drums
POEMISIA
Dopo gli industriali worldplan arriva il momento dei Poemisia band che arriva dalle lande campane capitanate dalla sposa in bianco con il loro dark metal gotico che rispetto al concerto del let it beer si presentato con l’aggiunta di una coppia di violini che hanno aggiunto spettacolo allo spettacolo.
Sicuramente non questa la line up completa ma di certo abbiamo potuto godere della loro esibizione in un modo diverso, accompagnati da una formazione come sempre non al completo anche per via di un palco relativamente piccolo in quest’occasione abbiamo goduto della presenza del chitarrista orginario che al let it beer è stato degnamente sostituito da Alessandro De Fusco degli Alexander Layer.L’entrata della band è uguale alla precedente ma sempre teatrale come tutto lo spettacolo eravamo immersi in un atmosfera gotica e dark con le lapidi le croci ma soprattutto con le proverbiali bambole di cui la cantante si circonda . insomma siamo immersi in un atmosfera Gobliniana . certo quando prende in mano il calice e poi lo fa cadere in terra sarebbe stato molto suggestivo se ci fosse stato del sangue che si versasse sul pavimento e poi anche il fumo che avrebbe reso ancora più tetro lo spettacolo .
Mentre la cantante dava spettacolo con i suoi manufatti sul palco veniva sostenuta oltre che da un’ottima coppia di violinisti anche dal sempre granitico e potente David Folchitto e dalla bassista sempre monolitica nella sua performance ma in grado di supportare degnamente il grande Folchitto alla batteria.Mentre ad un certo che la cantante si avvicinasse ame per fare la scena del matrimonio ma fortunatamente ha scelto un altro malcapitato che comunque si è ben prestato alla messinscena matrimoniale che tra l’altro conclude il concerto. Interessante la combinazione tra il cantato lirico ed il metal gotico proposto dai Poemisia ed in primis dalla nostra Tina Gagliotta la quale con la sua prova magistrale edd una vocalità di alto livello ha dato prova indubbia delle sue capcità cos icome tutto il gruppo nei vari ruoli; ottima prova.
Anemone
Amnesia
Soleste De Bardi
Giunse al fin il momento
Totenzontag
La danza degli spiriti
Tina Gagliotta – soprano
Marco Monaco -guitar
Cristina Valeria Bombino – bass
David Folchitto – drums
Domenico Ventrone – violin
pasquale murino – violin
PINO SCOTTO
Dopo di ciò aspettiamo appena il tempo di sistemare il tutto ed ecco salire sul palco il grande Pino Scotto all’anagrafe Giuseppe Scotto Di Carlo che alla sua veneranda età ancora calca i palchi italiani, e non con la stessa verve passione e bravura sin dai tempi dei Vanandium, ed ad andare in pensione non ci pensa proprio .Il nostro ex conduttore di Rock tv è famoso per le battute e strali lanciati contro i politici del tipo raga stanno studiato un altro sistema per mettercelo nel culo!!! Oppure ma dove sono i romani stasera a piassela nderculo ?? questo ovviamente non solo tutto Pino Scotto ed il concerto che ha fatto coadiuvato dalla sua band alla quale mancava il tastierista a cui hanno sopperito con delle basi create ad hoc.
Pino malgrado l’età essendo arrivato ai suo i 73 anni con ancora tutti i capelli tinti ovviamente ma chissenefrega di questo però davano il loro perché come aspetto visivo dell’artista . Quello a cui abbiamo assistito è stato un concerto d’altri tempi dove abbiamo potuto ascoltare degli assoli dei vari componenti della band, il chitarrista poi durante il suo assolo ci cita nientemeno che Crazy Train di osbourniana memoria. Pino ha sciorinato tutti i brani della sua carriera solista da Fottiti Stronzo . come spiegato dallo stesso Pino lui la band di solito chiudono i concerti con delle cover e per l’occasione hanno eseguito un brano dei Motorhead Stone Dead Forever a ricordo del compianto Lemmy cui Pino è molto legato. Niente da dire sul concerto che malgrado l’età Pino Scotto ancora regge bene anche forte di una band di tutto rispetto anche se io avrei voluto vedere anche un tastierista, malgrado questo la serata è stata davvero divertente.
Don’t Waste Your Time
La Resa Dei Conti
Dog Eat Dog
Not Too Late
Cage Of Mind
Eye For An Eye
Come Noi
Morta E’ La Citta’
rum/Bass Same Old Story
Don’t Be Looking Back
Steve Streets Of Danger
Let Up Shake Up
The Eagle Scream
Talking Trash
Stone Dead Foreve (cover Motohead)
Pino Scotto – vocals
Steve Volta – guitar
Gian Felice – bass
Luca Mazzucconi – drums