Online il video di “Tenda Rossa” dei Semiramis: una cartolina prog dal passato
Come primo singolo estratto da “La fine non esiste”, i Semiramis scelgono di mandare una cartolina dal passato: l’immagine del dirigibile Italia svetta imponente al di sopra della “Tenda Rossa”, protagonista del brano.
Il pezzo narra la storia del trasvolatore italiano Umberto Nobile, che nel 1928 voleva “cercare l’impossibile” ma purtroppo precipitò con il suo dirigibile sul pack del Polo Nord. Nobile riuscì a sopravvivere insieme a pochi uomini del suo equipaggio proprio grazie alla tenda rossa.Il testo commemora, racconta, si interroga: “dov’è la verità di quel disastro?”; lo strumentale cerca invece di descrivere gli stati d’animo delle persone coinvolte: angoscia, terrore, rassegnazione e infine sollievo, con un’evoluzione di puro prog.
I Semiramis nascono nel 1971 a Roma nel quartiere di Centocelle da un’idea di Maurizio Zarrillo, Marcello Reddavide e Memmo Pulvano. Poco dopo, in vista dello storico concerto di Villa Pamphili a Roma, Maurizio chiede al fratello Michele di entrare nella band come chitarrista e cantante: con questa formazione si esibiranno in una delle serate del festival. Agli inizi del ’72 Memmo Pulvano lascia la band e si aggiungono alla formazione Giampiero Artegiani e Paolo Faenza reclutati da Michele. La band si chiude in sala per un anno e, sulla composizione letteraria di Marcello Reddavide narrante la storia di uno psicopatico chiamato in seguito FRAZZ (Faenza/Reddavide/Artegiani/Zarrillo/Zarrillo), compone i 7 brani che daranno vita al loro LP ‘’Dedicato a FRAZZ’’. Dopo un’intensa serie di concerti e partecipazioni ai più importanti festival dell’epoca insieme a grandi nomi come Banco del Mutuo Soccorso, Osanna, Rovescio della medaglia, Raccomandata Ricevuta di Ritorno, Balletto di Bronzo, nel ’74 si sciolsero anche per via dell’inesperienza data dalla loro giovane età (17 anni di media). Lasciarono quell’unico lavoro in vinile che nel tempo sarebbe diventato una pietra miliare del rock progressivo italiano.
Nel 2013 Paolo Faenza decide di riformare la band. Ne conseguono live rilevanti (Roma, Genova, Giappone) ma anche un susseguirsi di cambi di formazione dovuti anche a lutti improvvisi. Nel 2023 la lineup trova stabilità e registra “La fine non esiste” con i componenti attuali:
Paolo Faenza (batteria, vibrafono), Ivo Mileto (basso), Emanuele Barco (chitarre elettriche), Marco Palma (chitarre acustiche), Giovanni Barco (voce) e Daniele Sorrenti (tastiere, organi, synth, flauto traverso).
La copia fisica di “La fine non esiste” è disponibile in vinile o CD digipack e si può acquistare sugli store online, sul sito della label BTF oppure contattando la band sulla pagina Facebook ufficiale; la versione digitale è disponibile su tutte le principali piattaforme.