Númenor

Draconian Age

Serbi di Belgrado, formatisi nel 2009, dopo vari EP e singoli, Draconian Age è il quarto full-lenght. Il genere sarebbe inquadrabile in un Epic/Power Metal, anche se certe venature leggermente più pesanti, Black o comunque Dark a tratti, emergono decisamente.

Un pezzo su tutti: The Days of Final Frost. Ma questo non è dovuto solo alla tecnica vocale dei due vocalist, che si alternano in growl e clean, come già sperimentato da altre Band (ad esempio gli Amaranthe), ma anche ad una intuibilissima virata verso un affinamento in quella direzione, per scelta. Che questa scelta sia razionale o dovuta a naturale maturazione artistica, il risultato fornisce decisamente un boost apprezzabile ai pezzi.

Un primo ascolto scorre bene dall’inizio alla fine, poi ai successivi cominciano ad emergere tratti caratteristici della Band, in specie i richiami al classico. Mai dubitando come certo Heavy, Epic, Speed e Prog possa rappresentare la discendenza musicale dei grandi Autori del passato, notevole risulta essere il gusto dei serbi nella scelta di coverizzare (mi si passi il termine) la suite, dal Peer Gynt di Grieg, in Hall of the Mountain King e la Ballata n° 1 di Chopin in The Last of Wyzard con un risultato di indubbia efficacia, con gli inserimenti di piano che ingentiliscono le atmosfere generali di tutto il CD.

La sensazione complessiva che emerge ascoltando brano dopo brano è un chiaro come riuscito tentativo di fornire movimento all’ascoltatore. Non risulta infatti un “monoblocco” Epic con pezzi in sequenza simili in atmosfere e sonorità, ma una piacevole, come già accennato, alternanza stilistica (addirittura quasi “maideniano” il riff in Twilight of the Gods). Forse certi arrangiamenti, in alcuni brani, potrebbero risultare un po’ carenti di maggiori attenzioni, ma nel complesso il lavoro suona bene, deciso e diretto. Chiarissimi poi sono i riferimenti generali a tematiche di provenienza Tolkeniana, del resto in pieno stile Epic. Tecnicamente nulla da eccepire sulle qualità dei Numenor, anche se forse qualcosa in più si sarebbe potuto ottenere da una produzione sonora un pelino più attenta, in specie della sezione ritmica, cosa che avrebbe dato una spinta finale alla piena godibilità dei 9 pezzi.

Certamente ampi sono ulteriori margini in espressività e qualità compositiva, ma nell’insieme è decisamente un bel lavoro e lo si apprezza man mano che si ascolta, con l’augurio ai ragazzi di Belgrado di riuscire a dare sempre più un taglio personale ai loro lavori, dato che le potenzialità ci sono tutte e magari ancora solo parzialmente espresse. 

M.Romeo

Make the Stand (feat. Hansi Kürsch) Hall of the Mountain King
Fëanor
Mirror Mirror (A Robe of Stars)
Arkenstone
Where the Battle Rages On
Twilight of the Gods
The Days of Final Frost
The Last of Wizards
Númenor

Srđan “Sirius” Branković – guitar and bass
Despot Marko Miranović – vocals
Marko Milojević – drums
Mladen Gošić – keyboards
Željko Jovanović – vocals