New Bianchini

Whitemary

“New Bianchini” di Whitemary è un album che rapisce l’ascoltatore in un viaggio emotivo profondo, fatto di atmosfere rarefatte, suoni sperimentali e una raffinata ricerca stilistica. Questo lavoro si presenta come un incontro tra l’elettronica più all’avanguardia e un’estetica minimale, in grado di evocare immagini suggestive e paesaggi sonori in continua evoluzione.
L’album si distingue per la sua capacità di mescolare delicatezza e intensità, creando un equilibrio tra tracce più introspettive e momenti di una vera e propria esplosione emotiva.Il sound di Whitemary è difficile da etichettare, ma è possibile riconoscere influenze provenienti dall’ambient, e in alcuni momenti anche dal post-rock e dalla musica industriale.Le linee melodiche sono sottili, mentre le basi elettroniche variano da beat ipnotici a tessiture sonore più liquide, che conferiscono una sensazione di fluidità e movimento continuo.Il punto di forza di “New Bianchini” è senza dubbio la sua capacità di costruire atmosfere intime, ma allo stesso tempo universali. Ogni traccia è un piccolo racconto, una narrazione che si sviluppa lentamente, senza fretta, ma con una presenza che non lascia indifferenti. Il suono è ricco di dettagli, ma mai troppo invadente, invitando l’ascoltatore a immergersi nei suoi strati senza forzature. Le voci (talvolta trattate con effetti, talvolta naturali) aggiungono una dimensione ulteriore all’album, quasi come presenze eteree che suggeriscono senza mai imporre una direzione precisa.

“New Bianchini” non è un album da ascoltare distrattamente, richiede attenzione. Il lavoro di Whitemary va oltre la musica: è un’esperienza sensoriale, un’immersione in un mondo sonoro dove ogni nota sembra carica di significato.E’ un’opera che non si lascia facilmente catalogare, ma è proprio questa la sua forza.Un album che riserva sempre nuove scoperte ad ogni ascolto, perfetto per chi cerca sonorità innovative e un’arte musicale che non ha paura di esplorare territori inediti.Segna un ulteriore, affascinante passo nell’evoluzione di Whitemary, uno degli artisti più riconoscibili e originali del panorama musicale italiano.Con il suo secondo album ufficiale, l’artista abruzzese (ormai romana d’adozione) conferma la sua vocazione a riscrivere le regole della musica elettronica, mescolando sonorità ballabili, testi profondi e una spiccata personalità artistica. Un lavoro che, pur mantenendo l’approccio intimo che l’ha sempre contraddistinta, si apre a nuove dimensioni, sia musicali che esistenziali.

La sua musica è un mix di libertà, imperfezione e pura sincerità, una formula che in questo disco trova una forma ancora più matura e raffinata. Come suggerisce il titolo, che prende il nome dalla cartella in cui erano raccolti i provini dei brani, “New Bianchini” è una testimonianza del percorso di cambiamento, sia musicale che personale, che Whitemary ha attraversato.La forza dell’album risiede nella sua capacità di far ballare senza rinunciare alla profondità emotiva. La ritmica è più aggressiva, con temi più veloci e pulsanti, ma al contempo le sonorità si fanno più morbide, dense ed eleganti. L’artista riesce a mescolare questi due aspetti senza farli entrare in conflitto, creando un sound che è tanto potente quanto raffinato. La produzione, pur mantenendo l’impronta analogica che la contraddistingue, riesce a rivelare una ricchezza di dettagli e una complessità che emerge dopo ogni ascolto. I bassi, i synth e le linee di cassa sono i protagonisti indiscussi, ma la vera magia sta nell’intensità emotiva che traspare da ogni traccia.

In termini di testi, Whitemary non fa sconti. Ogni canzone è un esercizio di terapia che, pur essendo estremamente personale, trova una dimensione universale ed esistenzialista. La scrittura è diretta e cruda, ma mai banale, con riflessioni che spaziano dalla ricerca del sé a temi più ampi legati alla condizione umana. I testi dell’album sono come uno specchio, che riflette non solo l’esperienza dell’artista, ma anche quella dell’ascoltatore, creando una connessione che va oltre la semplice fruizione musicale.Una delle caratteristiche che più colpisce di Whitemary è la sua voce: un timbro inconfondibile, a metà tra il parlato e il canto, che richiama un’impronta jazzistica ma che, nel contesto della musica elettronica, diventa un ulteriore strumento espressivo. La voce diventa parte integrante del sound, un ponte tra il corpo e l’anima, tra l’intensità fisica della danza e la riflessione interiore.

Il disco include brani che spaziano dal funk elettronico di “Amore Caldo” alla profondità esistenziale di “Abisso”, passando per la spinta ipnotica di “Denso” e l’energia disarmante di “Oh! Ma Dai”, uno dei singoli di maggiore impatto. “Ditedime” e “Oggi Va Così” sono altre tracce che esplorano la dimensione più intima della cantautrice, pur mantenendo un ritmo incalzante che invita al movimento.”Un’esercitazione” è un brano in cui la solista condivide i suoi pensieri con l’esterno, in una continua ripetizione di alcune parti per darne più rilievo.Come nel successivo brano intitolato “Mi nascondo”.L’album chiude con “Dettaglio” e “MiDisp” ,brani nei quali traspare un messaggio più positivo e risolutivo, una visione più leggiadra ed equilibrata rispetto ai precedenti.Un sound che prende vita da una continua ricerca di libertà, originalità e verità. E, come da tradizione, tutto è “fatto in casa” con l’onestà che la contraddistingue: dagli arrangiamenti alla grafica, passando per la produzione, ogni elemento di “New Bianchini” rispecchia una visione autentica e personale, che si fa apprezzare ancora di più proprio per la sua imperfezione.

Un disco che, come suggerisce il suo titolo, segna una nuova fase della sua evoluzione artistica e che, sicuramente, avrà molto da offrire a chi saprà ascoltarlo con attenzione.

Anna Cimenti

AMORE CALDO
DENSO
OH! MA DAI
OGGI VA COSÌ
UN’ESERCITAZIONE
MI NASCONDO
DITEDIME
ABISSO
DETTAGLIO
MI DISP