NecroticGoreBeast

Repugnant

I NecroticGoreBeast deliziano il mio apparato uditivo (ed intensificano ancora di più i miei cari acufeni) con questo “Repugnant”,album di brutal death da far paura,registrato e mixato un maniera eccelsa,e molto pesante.

Tecnicamente molto vario e suonato con una precisione chirurgica,questo disco fa sanguinare le orecchie (beh,dopo aver ascoltato la ciofeca che hanno partorito i Kataklism era ora),per cui prenotate anticipatamente l’otorino,e non dite che non vi ho avvisati.Parto subito col dirvi che se siete drogati di Analepsy,Suffocation e Criptopsy,troverete in questo disco pane per i vostri denti ,data la forza distruttiva dei decibel che vi “spettineranno” e delle 10 tracce intense ed intricate che ascolterete.Melodie sinistre,ritmi spaccaossa,blastbeats e un cantante devoto alla incomprensibilità di tutto ciò che canta vi danneggieranno l’anima irreversibilmente,anche perchè i nostri non danno un minimo di respiro in nessuno dei dieci pezzi del disco,mezz’ora e poco più di brutal fatto come si deve insomma.

Canadesi come i Criptopsy si presentano da subito con “Repugnant“,primo pezzo del disco,come una macchina tritaossa in cui la similitudine con la band dell’iconico Flo Mounier è ben riconoscibile,come anche “Unsedated face removal”,due pezzi ben strutturati e pieni di una chitarra,suonata da Michael Chamberland,che non si ferma nemmeno se gli spari.Il lavoro di produzione è di qualità stellare ed è veramente difficile trovare elementi difettosi,tranne che per il cantante John Mayer che unicamente per i miei gusti personali, risulta un pò troppo monotono a causa del suo guttural monolitico e monocorde che non dà spazio ad un minimo di comprensione dei testi(?),condizione chiaramente voluta e che fa parte del modus operandi dei cantanti del genere;in “Consensual castration” c’è anche una linea vocale aggiuntiva di Matt McGachy dei già citati Criptopsy che arricchisce una composizione in cui i cambi di velocità sono sconvolgenti.

La release scorre via come un treno lanciato al massimo della velocità e dopo aver ascoltato le successive “Self-inflicted cerebral edema” e la slammosa “Gouged eye copulation“,arrivo a “Masturbation to death”,il pezzo più lungo con i suoi 3 minuti e 46 secondi,una vera tortura da manuale,in cui sono presenti anche un paio di parti di mezzo slam paurose.Anche “Nail clipper circumcision” vi rapirà con le sue melodie malate che si alternano tra midtempos,un paio di stop and go ed un rallentamento distruttivo che vi riempirà di adrenalina fino al collo,per poi arrivare a “Raptured priapism” in cui una strizzatina d’occhio ai Suffocation la sentirete ma sappiate che la “scuola Criptopsy” ,anche in questo pezzo,è un imperativo.

Mi restano da ascoltare gli ultimi due pezzi dell’album e ad un tratto mi sovviene una domanda che spesso mi assale,ma come cazz faranno a ricordare tutta sta roba da suonare? beh come al solito la risposta è semplice e non del tutto scontata: talento e creatività,caratteristiche da riconoscere ed invidiare che piazzano bands come questa ad un livello superiore e da cui prenderne esempio e goderne della propria essenza.
La sulfurea ed annichilente “Phlebotomized” precede quella che io definisco “perfetta chiusura” dell’album,ovvero “Frozen feces evisceration”,ultimo sussulto delirante di un disco che è un vero e proprio viaggio tra intestini purulenti e perversioni sanguinarie,definizione per cui l’onnipotente George Fisher mi prenderebbe a sberle per la gelosia.In Comatose music,come di consueto,non si smentiscono in fatto di extreme music e con questi NecroticGoreBeast non fanno altro che confermare e ribadire la propria egemonia caricando la propria arma con una cartuccia al fosforo bianco come questo “Repugnant”.Gran bella mazzata.

Giuseppe Musso

Repugnant
Unsedated Face Removal
Consensual Castration
Self-Inflicted Cerebral Edema
Gouged Eye Copulation
Masturbated To Death
Nail Clipper Circumcision
Ruptured Priapism
Phlebotomized
Frozen Feces Evisceration

Alexandre Brochu – bass
John Mayer – vocals
JP Bouchard – drums
Michael Chamberland – guitars