Muse

Will of the people

New Born è stata la canzone con cui nel 2001 ho scoperto i Muse, poi Apocalypse Please nel 2003 e l’hit mondiale Starlight nel 2006. La musica dei Muse in quegli anni era innovativa ma allo stesso tempo piena di riferimenti a diversi generi del rock, The Resistance, album del 2009 raggiunge forse l’apice dell’equilibrio e tra i veri pezzi ora rock, ora elettro, ora pop, trova spazio Exogenesis, una meravigliosa suite orchestrale divisa in tre movimenti. L’album successivo The second law del 2012 risente follemente di questo equilibrio musicale e diventa probabilmente e giustamente il loro album più venduto. Ho avuto modo di vederli dal vivo proprio durante il tour del 2013 e devo dire che tutto mi ha estasiato, dalla scenografia alle trovate ad effetto sensazionali per finire ovviamente alla parte strumentale perfetta.Questo breve antefatto per cercare di capire che cosa sia successo successivamente ai Muse a livello creativo; nel 2015 esce Drones super pubblicizzato ma in fin dei conti molto mediocre, per arrivare a Simulation Theory del 2018, loro lavoro più deludente in assoluto. Detto questo cosa dobbiamo aspettarci da Will of the people  ???

Da un primo ascolto si percepisce la voglia del fantastico trio Bellamy, Howard e Wostenholme di recuperare a qualsiasi costo il terreno perso con i due lavori precedenti e cosi ci troviamo davanti ad un disco essenziale di circa 40 minuti, contenente tendenzialmente una sorta di Bignami delle cose migliori che i nostri sono in grado di creare quindi abbiamo i clichè dei vari cavalli di battaglia proposti nel tempo dalla band. Riascoltiamo il disco partendo dalla traccia che dà il titolo al cd, Will of the people pezzo glam-pop-rock che contiene molti riferimenti a The beatiful people di Marylin Manson. La seconda traccia Compliance è un pop gradevole legato agli standard classici della band.

Mi piace moltissimo Liberation ennesimo brano ispirato alla musica dei Queen per poi passare all’ottimo hard-rock di Won’t stand down e alla bellissima Ghosts (How can I move on) basata interamente sul pianoforte e sulla voce di Bellamy.You make me feel like It’s Halloween è una stranissima canzone sullo stile Thriller di Michael Jackson con tanto di assolo di organo finale. Segue il grande rock di Kill or be killed, ottimo pezzo cento per cento Muse con un bellissimo accompgnamento di chitarra che arricchisce il tutto.

Le dolcissime atmosfere tastieristiche di Verona introducono agli ultimi due pezzi in scaletta e così si chiude in bellezza con Euphoria e We are fucking fucked.
Con un cd ottimamente arrangiato e suonato che sinceramente mi piace, i Muse ritornano sicuramente a livelli accettabili di qualità creativa e compositiva riproponendosi alla grande nel panorama mondiale dell’alt-rock.

Massimo Cassibba

 

Will of the People
Compliance
Liberation
Won’t Stand Down
Ghosts (How Can I Move On)
You Make Me Feel Like It’s Halloween
Kill or Be Killed
Verona
Euphoria
We Are Fucking Fucked

Matt Bellamy – vocals keyboards guitar
Chris Wolstenholme – bass
Dominic Howard – drums