Mr.Big
Ten
“C’è ancora molta benzina nel serbatoio”: I Mr. Big saranno anche consumati, ma il loro decimo album è un disco seppur in parte energico, in realtà e aggiungo purtroppo sono arrivati alla fine e ci hanno dato un disco spompatino anzi che no.
Nel bel mezzo del loro ultimo tour – The Big Finish – i Mr. Big, ispirati dalle legioni di fan che hanno condiviso il loro addio nel corso dell’ultimo anno, hanno voluto dare l’ultimo saluto con la realizzazione di un nuovo album in studio. Culminando oltre tre decenni di collaborazione musicale, Martin, Gilbert e Sheehan, con l’aiuto del nuovo arrivato Nick D’Virgilio, accendono ancora una volta la loro scintilla e assumono una nuova forma con l’imminente “Ten”. Il primo singolo e video di accompagnamento di “Ten”, “Good Luck Trying“, è un forte e crudo rocker blues anni ’70 che trae influenza dalle prime ispirazioni musicali dei Mr. Big, seguito da “Up On You” di Paul Gilbert – uno stomp rocker diretto!
Se speravamo all’uscita del singolo di trovare un album dei livelli del disco d’esordio oppure di Lean into it il disco con la locomotiva per intenderci sia io che tutti i fan sparsi per il mondo saremo delusi. È come è successo per Lux Eterna dei Metallica chi di noi non ha gridato al miracolo ascoltando quel singolo per poi rimanere parzialmente deluso da 72 season ? lo stesso discorso lo possiamo girare per gli amati Mr.Big che pubblicano un singolo come”Good Luck Trying” per poi rimpiangere i bei tempi ormai andati ascoltando questo nuovo disco.
E si perché questo canto del cigno è un disco che non ha mordente niente proverbiali scorribande al fulmicotone per Gilbert e Sheehan solo delle buonissime canzoni d’altronde il songwriting rimane di qualità, ma è della qualità esecutiva piuttosto standardizzata che purtroppo dobbiamo segnalare in negativo perché della band che ha avuto l’ardire di inserire un plettro nella punta di un trapano (the drill song),ormai ne abbiamo perse le tracce e questo Ten risulta essere un disco troppo scolastico dove Gilbert e soci fanno il compitino fatto bene ma niente di più. Anche la ballad Who We Are non tocca il nostro cuore e messa a confronto con To be with you che nacque da una sorta di divertissment in sala d’incisione, non ne ha la stessa anima. Una nota sulla copertina la debbo fare perché trovo sia una delle più belle viste finora per la sua concettualità ed il titolo non viene a caso perché oltre al decimo disco si riferisce alle dieci dita delle mani aperte coil mappamondo a mo’ di tatuaggio che sta a significare che loro hanno suonato il tutto il mondo.
Di questo disco rimane poco o nulla ma fra tutte le cose negative rimane la sempre stupenda di Eric Martin e Nick di virgilio che suona in questo disco le parti dell’indimenticato Pat Torpey scomparso recentemente.Per il grande Nick purtroppo per lui questo sarà l’unico disco perché sarà definitivamente il disco di chiusura di una carriera che rimane incredibile, ma potrà vantarsi di aver suonato con una delle grandi band dell’hard rock mondiale.
Stefano Bonelli