Moto Armonico
Wondering Land
Wondering Land, pubblicato nel 2023 dai Moto Armonico, è un lavoro che riafferma la vitalità del progressive metal italiano, un genere che nel nostro Paese resta spesso in secondo piano ma che qui trova una prova di maturità e ambizione. Per me, che condivido con la band le stesse radici venete, è un piacere vedere un gruppo della propria terra cimentarsi in un linguaggio complesso come il prog metal e farlo con risultati così convincenti. L’album nasce come concept ispirato a un racconto di Annamaria Ferrari, centrato sul tema della fragilità della bellezza e sull’importanza di riconoscerla nella vita quotidiana. È una narrazione che si sviluppa attraverso un percorso musicale coeso, ricco di sfumature e costruito con grande attenzione alla dinamica.Fin dalle prime tracce, “Intro” e “Wondering Land”, i Moto Armonico mostrano un’identità chiara: la scrittura è articolata, bilanciata tra forza e melodia, con arrangiamenti che valorizzano la sensibilità collettiva del gruppo.
Le linee compositive richiamano i grandi nomi del genere – dai Dream Theater ai Shadow Gallery – per l’uso di strutture progressive, cambi di tempo precisi e passaggi strumentali tecnicamente raffinati, ma senza scadere nell’emulazione. La chitarra di “Uccio” si distingue per il tocco pulito e la capacità di passare con naturalezza da riff potenti a fraseggi più melodici e atmosferici, sostenendo le parti strumentali più elaborate con gusto e misura. La voce di Andrea Vilardo aggiunge invece un elemento espressivo importante: interpretazione sempre controllata, timbro deciso ma non invadente, in grado di adattarsi tanto alle sezioni più energiche quanto ai momenti più introspettivi.
Brani come “Unexpected Windy Week (Waves)” e “Skin as Snow” mettono in mostra la versatilità della band, che alterna tensione e lirismo in modo fluido. La lunga suite “Just Three Words” rappresenta il vertice compositivo dell’album: oltre quindici minuti di sviluppi progressivi, variazioni armoniche e dialoghi strumentali che condensano tutto ciò che il gruppo ha da dire. Il disco si chiude con “Evax’s Letters to Tiberius”, una sorta di epilogo più intimo, dove la componente narrativa torna protagonista e chiude idealmente il cerchio del concept.
Dal punto di vista sonoro, la produzione è nitida e ben bilanciata. Ogni strumento trova spazio, e la resa complessiva è moderna ma calda, con una chiarezza che esalta la precisione esecutiva senza sacrificare la profondità. I Moto Armonico riescono a fondere la complessità tecnica con una dimensione emotiva credibile, mantenendo sempre una forte coerenza interna.Nel panorama italiano, Wondering Land rappresenta un segnale importante. È un disco che parla a chi ama il progressive metal per la sua ricchezza e struttura, ma anche a chi cerca una narrazione musicale che vada oltre la pura tecnica.
Con Wondering Land, i Moto Armonico firmano un album ispirato, curato e sincero, un’eccellente prova di forza per una band che porta con sé la determinazione di chi crede ancora nella complessità come forma di bellezza.
Alessandro Secco




