Motley Crue
Theater Of Pain 40th Anniversary
Il 14 Novembre 2025 la BMG sforna la ristampa celebrativa di “Theater of Pain “ dei Motley Crue come cofanetto in edizione limitata e in vari formati (vinile colorato, 2LP live inedito, LP demo, libro cartonato di 76 pagine, oltre a versioni CD e release in Dolby Atmos).
La pubblicazione è stata annunciata ufficialmente in autunno e il box set è stato distribuito nella seconda metà del 2025.Il pacchetto contiene il disco originale rimasterizzato, un live inedito registrato per una trasmissione radio (ora su doppio vinile), una raccolta di demo rari e un libro fotografico con materiale d’archivio del tour. In aggiunta sono previste versioni standard e in Dolby Atmos per chi vuole ascoltare il materiale con un approccio più “immersivo”. Questa strategia di package mescola nostalgia per i collezionisti con opzioni modernizzate per l’ascolto hi-res.“Theatre Of Pain” del 1985 è sempre stato un album di transizione per la band: abbandona in parte la ruvidità degli esordi per abbracciare melodie più patinate, ganci radiofonici e un’estetica più glam. In questa ristampa il nucleo sonoro rimane lo stesso — i rimaster fanno il loro lavoro nel lucidare e bilanciare la presenza dei bassi e nel dare maggiore apertura alle frequenze alte — ma non cambiano la natura compositiva delle canzoni. Le hit rimangono tali (per esempio la power-ballad “Home Sweet Home” conserva il suo impatto emotivo), mentre pezzi più grezzi e punkeggianti appaiono oggi come reliquie di una band in metamorfosi.
Brani come “Smokin’ In The Boys Room” e “Home Sweet Home” sono ancora i punti focali: il primo per il suo approccio hard-rock diretto, il secondo per il chorus che ha scavato nella memoria collettiva.Di contro però devo dire che l’album, pur avendo momenti important, già allora secondo me,ha parti meno ispirate rispetto ai vari lavori discografici della band e la nuova veste non nasconde questa mia impression, anzi la accentua.Il remaster apporta chiarezza,la batteria e le chitarre acquisiscono definizione senza diventare troppo clean ma questo non risolve i limiti di scrittura di alcune tracce. Il vero valore aggiunto del cofanetto sono i contenuti inediti: il live registrato documenta la dimensione scenica della band negli anni d’oro e rende la ristampa interessante anche per i fan che già possiedono l’album originale; le demo offrono invece uno sguardo utile sul processo creativo, con take più ruvide che valorizzano la componente punk/garage di alcuni pezzi.
Onestamente penso che il box sia un acquisto sensato per molti fan. Il packaging, le stampe viniliche colorate, il live inedito e il libro fotografico giustificano il prezzo per chi colleziona memorabilia e vuole un’edizione completa dell’epoca.Ovviamente se cercate i Mötley Crüe ruvidi,potenti e selvaggi delle prime uscite, questa ristampa non vi serve affatto, è sicuramente utile per i singoli da classifica ma non rappresenta una riscoperta rivoluzionaria.“Theatre Of Pain — 40th Anniversary” funziona come macchina del tempo e come confezione celebrativa; musicalmente, rimane un album di compromesso che trova la sua forza nei singoli e nel racconto scenico più che nell’ensemble compositivo.
Un box per chi valuta sia forma che sostanza,consigliato ai fan e ai collezionisti; per gli altri, ascoltare i singoli rimasterizzati è probabilmente più che sufficiente.
Lubranomic





