Mobili Trignani
Webinar
L’album “Webinar”del gruppo Mobili Trignani è un lavoro interessante che mescola sonorità elettroniche, rock sperimentale e influenze indie con uno stile decisamente unico nel panorama musicale italiano.
Il nome della band, già di per sé particolare, prelude alla loro volontà di unire la modernità con un richiamo a elementi più tradizionali, un connubio che si riflette anche nella loro musica.L’album è pervaso da un sound che potrebbe essere descritto come una “fusione futuristica di generi”. La produzione è curata nei minimi dettagli, con arrangiamenti che creano una trama sonora complessa.Ogni brano sembra avere una vita propria, con atmosfere che passano da momenti più densi e ritmicamente incalzanti a spazi più rarefatti e riflessivi.Le tematiche trattate in *Webinar* riflettono l’era moderna, con riferimenti alla digitalizzazione, alla connessione costante e al senso di alienazione che può derivare dall’eccessiva presenza della tecnologia nelle nostre vite. Il titolo dell’album evoca proprio il mondo dei meeting virtuali e della digitalizzazione del contatto umano, e i testi esplorano spesso il contrasto tra la presenza virtuale e l’assenza fisica. Le liriche sono spesso difficilmente decifrabili, a tratti surreali, e lasciano ampio spazio all’interpretazione dell’ascoltatore.
È evidente che i Mobili Trignani si ispirano a una vasta gamma di artisti e movimenti musicali. Si possono sentire echi dei Radiohead più elettronici, ma anche un approccio che richiama certi aspetti della scena avant-pop. Tuttavia, riescono a mantenere un’identità ben definita, evitando di sembrare derivativi e riuscendo piuttosto a reinterpretare queste influenze in chiave personale.Il disco si apre con “Compra Mobili Trignani“, un brano che gioca con l’ironia del marketing e dell’identità di brand. Il titolo sembra essere un invito diretto, quasi pubblicitario, ma il testo scava più a fondo, suggerendo riflessioni sull’ossessione moderna per il consumo e la mercificazione delle persone. La traccia ha un ritmo incalzante, con un riff di chitarra aggressivo e una linea di basso pulsante, che cattura immediatamente l’ascoltatore.
La title track, “Webinar”, è il fulcro concettuale dell’album. Sonoramente, il pezzo si muove su un tappeto di synth futuristici e beat minimali, creando un’atmosfera che riflette il tema dell’interazione digitale. Il testo è una critica sottile all’artificialità dei rapporti umani in un mondo sempre connesso ma emotivamente distante ,accompagnato da un sound reggae.Con “Razza”, i Mobili Trignani affrontano temi legati all’identità e alle divisioni culturali, con testi provocatori che esplorano il concetto di appartenenza e le etichette sociali. Musicalmente, il pezzo è caratterizzato da un ritmo tribale che si fonde con sonorità industriali, creando un paesaggio sonoro inquietante e crudo. “Comete” è uno dei brani più sognanti dell’album, con melodie eteree e arrangiamenti delicati. La canzone riflette sulla transitorietà delle esperienze umane, paragonando la vita e le relazioni alle comete, che attraversano il cielo con splendore, ma scompaiono rapidamente. È un momento di pausa riflessiva in un album altrimenti denso di tensione.
“Cover” gioca sul concetto di apparenza e superficialità. Qui, la band ironizza sul modo in cui spesso si giudicano le persone e le opere solo dalla copertina. Il pezzo ha un andamento più veloce, con bassi profondi e groove accattivanti, che creano un contrasto interessante con i testi pungenti.”TIM” potrebbe essere un commento sulla comunicazione digitale e sul dominio delle telecomunicazioni, con un chiaro riferimento a una delle maggiori compagnie italiane. La traccia è veloce e nervosa, con ritmi spezzati e sonorità che evocano un mondo sempre online, sempre interconnesso. I testi si soffermano sull’ansia di essere “sempre reperibili” e la perdita di intimità.Con “Mi perdo in giro“, l’album si fa più personale e introspettivo. È una canzone che parla di una relazione finita, della confusione interiore e dello smarrimento nel vedere la propria metà continuare tranquillamente la sua vita. Le sonorità qui sono più leggere ,con un ritornello incalzante che esprime tutta la delusione che ne deriva.
“Fragile” è uno dei pezzi più emotivi dell’album, dove la band esplora la vulnerabilità umana in un mondo che spesso richiede durezza. Con una produzione più minimalista, la voce emerge in primo piano, accompagnata da una dolce melodia di chitarra che dona un tocco di delicatezza.”Pasolini” è un omaggio al grande regista e scrittore italiano Pier Paolo Pasolini. La traccia è densa di riferimenti culturali ed il testo riflette sulle tensioni sociali e sui conflitti culturali dell’Italia moderna. Musicalmente, il pezzo si caratterizza per un sound scorrevole e con chitarre e ritmi semplici.Il titolo di questa traccia ,”Acqua alla gola”, evoca una sensazione di urgenza e necessità. Con un groove energico e un ritmo quasi dance, la band riflette su temi di desiderio e riuscita. Il testo sembra essere una metafora sulla ricerca di qualcosa che manca sempre, proprio come l’acqua alla gola.In “Nin mi dice core“, i Mobili Trignani abbracciano sonorità più folk e tradizionali, con influenze che potrebbero ricordare la musica popolare italiana. Il titolo fa riferimento a un’espressione dialettale, e il testo esplora le emozioni non dette, i sentimenti passati che spesso restano intrappolati nel cuore.
“Triage” è una riflessione sulle priorità, con esperienze riferite al mondo medico e all’emergenza. Il ritmo della canzone è regolare , con un senso di preoccupazione e un insieme di pensieri che non trovano risposta.L’album si chiude con “2 senza te”, una ballata malinconica che parla della solitudine e dell’assenza. Con un arrangiamento semplice, dominato da suoni acustici e synth leggeri, la canzone è un addio dolceamaro a una relazione che non esiste più. Il testo è intenso e riflessivo, e lascia l’ascoltatore con un senso di dolce tristezza.*Webinar* è un album che sfida l’ascoltatore a riflettere sul mondo moderno, sui rapporti umani e sull’equilibrio tra virtuale e reale. Il gruppo dimostra una capacità unica di mescolare stili musicali e di affrontare temi complessi con ironia, poesia e profondità. Un lavoro che richiede attenzione e invita a più ascolti per coglierne tutte le sfumature.Non è una raccolta di brani immediati o commerciali, ma un’opera che probabilmente colpirà soprattutto chi è alla ricerca di qualcosa di diverso e innovativo, soprattutto nei testi. I Mobili Trignani dimostrano una notevole maturità artistica e la capacità di affrontare tematiche contemporanee attraverso una lente musicale originale e audace.
Se sei un amante delle sperimentazioni sonore e ti piace essere sorpreso dalla musica, *Webinar* potrebbe essere l’album che fa per te.
Anna Cimenti