Mina e Celentano”
è il nuovo singolo del cantautore Mico Argirò
In uscita per Tippin’ The Velvet (etichetta di Napoleone), in collaborazione con ADA music/Warner music, torna sulla scena il cantautore Mico Argirò con il brano “Mina e Celentano”.
«“Mina e Celentano” parla di un amore semplice, di piccole cose, dettagli, che poi sono le cose più importanti, di due che cantano Mina e Celentano tra le domande classiche degli inizi».“Mina e Celentano” è un brano delicato ma, al contempo, deciso, che alla raffinatezza del cantautorato classico unisce un’attitudine pop che lo rende da subito appetibile, anche grazie a una produzione che spinge su basse corpose tra strumenti acustici e suoni elettronici più contemporanei.“Mina e Celentano” è la prima ad uscire di dodici canzoni d’amore che faranno parte di un progetto di più ampio respiro, l’album “Antologia d’amore”, di prossima pubblicazione.«Ho scelto di dedicarmi a questo tema dopo il lavoro fatto su “Irriverentə”, che era un disco sulla contemporaneità, ruvido nei temi e nei suoni. In queste nuove canzoni cerco di sviluppare un discorso attorno all’amore nella sua interezza, sempre rispetto alla mia vita e alle mie esperienze. I suoni variano di più tra l’acustico e l’elettronico».
“Mina e Celentano” è registrata da Ivan Malzone. Alle percussioni e ai synth c’è Biagio Francia, alla chitarra Luca La Duca, ai cori Luciano Tarullo e Menade.La copertina è firmata dall’artista siciliano Lorenzo Martino.Il brano è accompagnato da un videoclip con protagonisti lo stesso Mico e Raffaella Ventre, e girato da Raffaele Papa fra gli scorci mozzafiato del Cilento, in particolare fra Capaccio e Agropoli, nell’area naturalistica di Tresino.«Per il video di “Mina e Celentano”, la cui storia si concentra sui dettagli di una storia d’amore, gli oggetti, le piccole cose, abbiamo scelto dei colori che rimandassero a quelli delle vecchie VHS, colori sbiaditi che comunicano una sensazione di nostalgia e, al contempo, di calore».
TESTO
Come sapere se sei tu la donna giusta per me
ma non vorrei essere io quello sbagliato
L’odore dei tuoi capelli e poi ritrovarmeli ovunque mentre faccio la doccia
le notti bianche, Dostoevskij sul petto, la colazione a letto, l’Oki nel primo cassetto
E le domande che ti fai sempre tu
Il fatto stesso che non hai una TV
noi che cantiamo Mina e Celentano
Come sapere se non mi farai soffrire, ma non vorrei essere io a far soffrire te
L’odore della grappa che bevo, gli ideali che seguo, con quanto amore mi lego,
se litighiamo violinista sul tetto, Majakovskij nel petto, all’aria i sogni nel cassetto
E quelle cose che non fanno per te
Il fatto stesso che uno più uno fa tre
Noi che dormiamo dopo che lo facciamo
La candela che, seppur tremolante, spezza la notte e vince il buio
Come sapere se sei la persona giusta per me senza domande, troppi discorsi, come nei film
Quest’antologia d’amore, banale rima con cuore, struggenti minuti ed ore
e notti in bianco: “Marina, l’hai letto?” Che spada nel petto queste rime di getto
E le domande che ti fai sempre tu
il cielo nella stanza dipinto di blu
noi cantiamo Mina e Celentano