Mary Was a Machine

Damnatio Memoriae

Iniziamo col dire che i Mary Was A Machine sono un gruppo originario di Brescia, attivo da qualche anno e cresciuto con influenze che vanno dall’alternative metal, al metalcore, al post-hardcore/post-grunge.Questo nuovissimo “Damnatio Memoriae” è uscito il 21 novembre 2025 su tutte le piattaforme digitali e noi di Tempi Duri ce lo siamo ascoltato a tutto volume.“Damnatio Memoriae” è un album di debutto e viene descritto come un concept album il cui filo conduttore è da ricercare nell’emotività che vive dentro di noi dopo traumi, sofferenze, mancanze, ricordi dolorosi o repressi.Questo approccio narrativo-concettuale conferisce al disco una profondità che va oltre la semplice traccia musicale: l’ascoltatore è invitato a mettersi in gioco, a riflettere, a confrontarsi con le proprie ferite e memorie.

Dal punto di vista sonoro, “Damnatio Memoriae” si muove su un terreno ibrido: si sente forte l’eredità alt-metal / metalcore / post-hardcore, ma con una sensibilità moderna, attenta al contrasto tra melodia, aggressività, vulnerabilità e dinamica.La Produzione del disco è affidata a  Jarno Bellasio del Theorem Studio che pone le maggiori attenzioni del concept su arrangiamenti che mirano ad esaltare al massimo i momenti più intensi e toccanti del progetto.Sicuramente la complessità di un concept-album come questo richiede attenzione importante  per coglierne la profondità e l’ascoltatore deve essere disposto a seguire testi, atmosfere e tensioni emotive.

A mio aviso la prima traccia “Confession” (scelta come singolo)  è pensata per essere una sorta di spartiacque sonoro del disco, tocca tutti quei temi culturali presenti nell’album  ma con una buonissima maturità musicale.Uno brano che mi piace particolarmente è “About you,about me” ,miscela in maniera sapiente  la potenza musicale delle strofe con un ritornello forte ed immediate.
“Damnatio Memoriae” è un debutto ambizioso e consapevole. Non si limita al metal per il metal, ma cerca una dimensione emotiva, psicologica, quasi terapeutica, per chi lo ascolta e lo fa con mezzi musicali solidi. I Mary Was A Machine dimostrano di avere una visione alt-metal moderno che non rinuncia alla melodia, all’introspezione e all’onestà emotiva.

Lubranomic

TRACKLIST:

The Darker The Piture, The Brighter The Negative
Confession
Thorns
Wide Awake
About You, About Me (feat. Crosslane)
Springtime Awakens Everywhere
April’s Days
Alien
Damnatio Memoriae (feat. Stead)
Fare Thee Well

Hakem Belleri  – vocals
Daniel Damioli – guitar
Davide Bogarelli – guitar
Claudio Cristini – guitar
Carlo Ruperto bass
Nicolas Helzle – drums