MARGANTHA
pubblica il nuovo EP “Blood Moon Sacrifice”
Rockshots Records è orgogliosa di annunciare l’uscita ufficiale di “Blood Moon Sacrifice”, l’EP di debutto dei finlandesi-italiani MARGANTHA, disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali. Radicato nel mito, nella paura e nel rituale, “Blood Moon Sacrifice” è più di una semplice raccolta di canzoni: è un viaggio narrativo immerso nel folklore oscuro e nell’atmosfera ossessionante. L’EP si sviluppa intorno alla leggenda di un lupo mannaro che terrorizza un villaggio di cacciatori isolato sotto una remota catena montuosa, incanalando la tensione emotiva, la paura primordiale e la discesa nell’isteria che definiscono la storia. Ogni brano è un capitolo di questo racconto: – “Blood Moon Sacrifice” apre la storia con un’oscura cadenza da valzer, evocando l’atmosfera di un’antica foresta. Durante una caccia solitaria, il protagonista viene morso sigillando l’origine della maledizione. Due intermezzi strumentali – basso e batteria – accentuano il tono inquietante del brano, facendolo sembrare la colonna sonora di una fiaba contorta. – “Wolves at the Door” segna l’avvicinamento della creatura al villaggio. Non si tratta di un branco, ma di un predatore solitario e primordiale la cui sete rivaleggia con quella di molti altri.
Aprendosi con un riff oscuro ma esotico ed evolvendosi attraverso un nucleo melodico death metal, il brano bilancia aggressività blackened, velocità e melodia in una forma cinematografica e dinamica. – “Miriam and the Endless Night” (feat. Andy LaRocque) cambia prospettiva. Raccontata attraverso gli occhi di una donna intrappolata in una notte di terrore senza fine, la canzone passa da armonie inquietanti e poco ortodosse a un vortice di riff e violenza. Andy LaRocque (King Diamond) aggiunge il suo tocco caratteristico dove la sete di sangue e la sopravvivenza si scontrano.
“Curse of the Full Moon” conclude il ciclo con una ballata ipnotica in 6/8 che descrive la piena trasformazione del protagonista. Con tempi allungati, ritmi ossessivi e armonie opprimenti, il brano incanala il nucleo ritualistico del black metal classico: lento, implacabile e introspettivo. Guidata da riff evocativi, stratificazioni atmosferiche e una voce primordiale, la musica dei MARGANTHA bilancia l’essenza grezza del black metal con momenti di melodia, tensione e ritmo dinamico. Come spiega la band: “Partiamo dalla storia. Ogni riff, ogni ritmo è progettato per servire la narrazione. Non ci interessano gli eccessi tecnici: il nostro obiettivo è l’atmosfera, la coesione e l’emozione”. L’intero EP è stato mixato e masterizzato da Andy LaRocque (King Diamond) presso i Sonic Train Studio, conferendo al disco un suono potente e preciso e preservandone l’intensità ombrosa. Influenzati dal terrore cinematografico degli Mgła, dal fuoco emotivo di Uada e Gaerea e dall’aggressività senza tempo di Venom, Behemoth e Celtic Frost, i MARGANTHA costruiscono un suono coinvolgente, urgente e intriso di significato. Con “Blood Moon Sacrifice”, i MARGANTHA segnano il loro debutto ufficiale: un lavoro che fonde l’orrore antico con la forza cruda del black metal contemporaneo. Per i fan del metal narrativo, delle atmosfere ipnotiche e dell’oscurità implacabile, questo è un primo capitolo che merita di essere accolto.
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BIOGRAFIA:
I Margantha sono una band italo-finlandese formata da tre musicisti uniti dalla passione per il black metal e l’estetica horror. Il progetto mira a creare un suono potente, evocativo e drammatico ispirato a band come Mgła, Ensiferum, Behemoth e 1349, incorporando al contempo elementi atmosferici e melodici nel loro approccio. Il sound della band è un tributo al black metal ammaliante e accattivante, arricchito da testi ispirati all’horror e ad atmosfere gotiche che ricordano il XIX secolo. La loro musica evoca un viaggio negli angoli più oscuri e misteriosi dell’anima, caratterizzato da toni cupi e testi che si addentrano nel macabro e nel soprannaturale.
I Margantha traggono ispirazione dall’arte in tutte le sue forme: dalla letteratura di Bram Stoker, Mary Shelley e Stevenson, ai dipinti di Caravaggio, Bosch e Turner. Anche l’identità visiva della band riflette questa inclinazione artistica, con foto accuratamente realizzate per imitare lo stile dei dipinti classici, in linea con le atmosfere cupe e minacciose al centro del progetto. Nati dall’unione di due culture distinte, quella italiana e quella finlandese, i Margantha fondono le tradizioni musicali e artistiche di entrambi i Paesi per creare un’esperienza sonora unica.